Berti Galvanica: salvati dalle acque. E sempre più forti

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I tre fratelli Rolando, Nadia e Riccardo Berti che guidano l’omonima attività familiare di galvanica.

In tempi di crisi e incertezza pochi casi aziendali nazionali di successo possono rappresentare un esempio dell’innata capacità italiana di reagire con successo alle difficoltà e trasformarle anzi in un’opportunità per il cambiamento, quanto quello della piccola impresa di Firenze Berti Galvanica. Il destino della società familiare specializzata a tutto campo nei trattamenti di finitura destinati a una varietà di settori industriali è infatti segnato da un evento che quasi cinquant’anni fa scosse in modo profondo l’opinione pubblica dell’intero Paese. Si tratta dell’alluvione che nel 1966 sommerse il capoluogo toscano e finì per essere immortalata e descritta nei documentari e nelle cronache, ma anche nella cinematografia (per esempio con la pietra miliare della commedia Amici miei) e in letteratura, così come è accaduto nel recente romanzo di Marco Vichi Morte a Firenze. Quella circostanza tragica vide però l’Italia intera stringersi, idealmente e nei fatti, attorno ai concittadini di Dante Alighieri e divenne in qualche modo il simbolo di un Paese capace di serrare le fila nelle difficoltà e lottare per riprendersi. La nazione che insomma anche ora e alla luce di accadimenti diversi si vorrebbe vedere. Ai tempi dell’Arno infuriato e gonfio di pioggia, l’attività di galvanica avviata dal capostipite Rolando Berti sorgeva nel celebre quartiere centrale e storico di Santa Croce. E fu solo a seguito della tracimazione del fiume che il medesimo Rolando decise di trasferire la sua bottega là dove tuttora sorge ed è diretta dai suoi eredi. La località è Sesto Fiorentino, a sua volta esempio con la sua rapida espansione delle potenzialità della Penisola negli anni del boom. E precisamente l’Osmannoro, destinato con il tempo a diventare in virtù della sua posizione geografica strategica un crocevia dei trasporti e degli scambi sull’intero territorio italico.

Cinquant’anni di finiture
A quasi dieci lustri dal tragico avvenimento e dal forzoso trasloco, Berti Galvanica è amministrata dai tre fratelli Rolando, Nadia e Riccardo, a loro volta figli di quel Brunello Berti che alla metà degli anni Sessanta già lavorava al fianco del padre e fondatore. «Attualmente spettano a me i compiti più propriamente amministrativi e le prerogative gestionali», ha detto Nadia Berti a Subfornitura News, «mentre mio fratello Riccardo è più direttamente impegnato nel seguire le fasi di lavorazione e le relazioni con la clientela, mentre Rolando si occupa sia della lavorazione sia della manutenzione oltre che dello sviluppo commerciale. In sintesi, siamo in tre a farci carico di quel che il nonno e poi nostro padre gestivano completamente da soli. I tempi sono davvero molto cambiati». Si sono però dimostrate resistenti all’usura del tempo, e anzi si sono svelate capaci di consolidarsi nei decenni, le competenze acquisite e sviluppate dalla realtà familiare toscana, tuttora in grado con le sue specialità di garantirsi un volume d’affari che in media ogni dodici mesi è pari al milione di euro. Berti esegue ogni tipo di finitura galvanica su minuteria in zama, ferro e ottone. Attraverso una lavorazione a rotobarile é specializzata su produzioni di elevata qualità a prezzi tuttavia contenuti. «Le lavorazioni di Berti Galvanica», ha proseguito la responsabile amministrativa Nadia Berti, «si adattano a una varietà davvero molto vasta di oggetti e applicazioni benché le nostre radici siano legate profondamente alla pelletteria e all’abbigliamento». Moda e pelli sono a tutti gli effetti per tradizione fra i fiori all’occhiello dell’industria e soprattutto dell’artigianato gigliato di maggior pregio, ma come Nadia Berti ha anticipato, i tempi cambiano. Ed ecco allora rimescolarsi anche la provenienza geografica dei committenti in arrivo all’Osmannoro: «Lo zoccolo duro del nostro bacino di clientela era storicamente localizzabile nella regione», ha detto Nadia Berti, «ma oggi un gran numero di richieste viene da Sud e dal Nord-Est».

Un rotobarile di qualità
Le finiture a rotobarile effettuate da Berti Galvanica si adattano alle più svariate tipologie di prodotti e articoli oltre a quelli tipici del cuoio e degli abiti. Il marchio familiare può indifferentemente trattare componenti d’arredo e serramenti; e spaziare poi dagli elementi metallici per l’illuminazione sino all’arredo-bagno e alle tappezzerie. Non solo: «Possiamo mettere il nostro know how», ha nuovamente notato l’intervistata, «al servizio di settori quali quello dell’ottica, dei gadget e degli articoli da regalo, oppure della cartoleria e dei casalinghi. In ambiti più prossimi a quello della meccanica propriamente detta ci occupiamo di bulloneria e viteria, oltre alle più svariate tipologie di meccaniche di precisione. E oltre ai classici colori quali l’oro, il nichel, l’ottone e il rame possiamo mettere a disposizione degli utenti anche trattamenti di tipo antiallergico (e cioè senza nichel), canna di fucile, palladio e argento, lucidatura e verniciatura, colori opacizzati, invecchiati e bruniti. Insomma è un’offerta decisamente completa». E adeguata alle evoluzioni del mercato, va detto, poiché è proprio per soddisfare le norme internazionali sempre più rigorose e stringenti sull’utilizzo del nichel e del piombo che la società fiorentina ha introdotto i procedimenti nickel-free. Concorrono a formarla solamente sei professionisti in totale poiché sono tre i dipendenti attivi nell’officina di Sesto Fiorentino insieme agli appartenenti al nucleo familiare dei Berti. E concorrono ad arricchirla e a renderla accattivante anche i servizi che, con una strategia originale, Berti Galvanica riesce a declinare e ad assicurare: «Abbiamo deciso», ha evidenziato Nadia Berti, «di offrire ai nostri clienti e potenziali tali un servizio di prima campionatura del tutto gratuito. Si tratta di un valore aggiunto sul quale la nostra azienda ha scelto di scommettere ritenendo di poter così mettere a loro agio i nostri interlocutori». Per adesso, interamente dedita alle attività sul solo territorio nazionale, Berti Galvanica è stata fra i protagonisti della sezione riservata ai trattamenti e alle finiture della recente fiera Mecspe di Parma. Per la piccola family company è stata la seconda occasione di prendere parte alla kermesse dopo l’esordio datato soltanto allo scorso anno. «Siamo rimasti estremamente soddisfatti della nostra partecipazione alla Fiera», ha commentato Nadia Berti, «perché ha saputo garantirci visibilità grazie al nostro attraente stand L21 nel padiglione 6. Abbiamo ricevuto contatti interessanti non solo da settori a noi noti, ma anche da aziende che appartengono a settori merceologici che non rappresentano la nostra tipica clientela. Questo ci ha dato il modo di sviluppare strategie e politiche commerciali per noi inedite e non da ultimo pure di esplorare alcune nuove tipologie di minuterie». «Non abbiamo dato visibilità particolare a un prodotto», ha concluso, «ma abbiamo scelto di proporre i fratelli Berti in toto con tutta la nostra esperienza e la nostra disponibilità anche a metterci in gioco in nuovi ambiti, con alle spalle competenza e passione della terza generazione».

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