Dollmar: l’innovazione è la chimica del successo

Condividi

Alberto Zamberletti

Con sede a Caleppio di Settala nell’hinterland di Milano, Dollmar Meccanica fa parte del gruppo Dollmar Spa. Nel 2011 ha contribuito con un volume d’affari da tre milioni di euro al fatturato totale della holding giunto a quota 164 milioni per il 50% dovuti alle attività della capogruppo. Dollmar Meccanica agisce principalmente nel settore dei trattamenti di superficie e, in particolare, dello sgrassaggio e pulizia dei metalli grazie a una vasta gamma di impianti di lavaggio basati sia su detergenti a base acquosa sia su prodotti chimici base solvente di differente natura. «I nostri impianti», ha detto a Subfornitura News il presidente Alberto Zamberletti, «spaziano da modelli di serie a progetti su misura realizzati secondo le specifiche esigenze di ciascun cliente. Possono quindi funzionare con tecnologie a circuito chiuso – è il caso di quelli che usano solventi clorurati, alcoli modificati, glicoli eteri o idrocarburi –  oppure a spruzzo in continuo o discontinuo con getti mirati e infine a immersione, utilizzando sistemi acquosi. Tali detergenti sono formulati direttamente dal laboratorio Dollmar Chimica nel suo stabilimento e grazie a studi, a ricerche e sviluppi interni». L’accento sulle operazioni di innovazione condotte direttamente o attraverso marchi facenti capo a Dollmar Spa è forte. E d’altro canto sono queste le peculiarità che hanno condotto Dollmar Meccanica a dialogare fittamente anche con le industrie aeronautica e della meccanica di precisione oppure della meccanica in genere. Il futuro porterà con sé un ulteriore slancio perché secondo il dottor Zamberletti «uno dei segmenti in cui intendiamo ulteriormente impegnarci sul breve e medio periodo è quello degli impianti di verniciatura di nuova generazione e possibilmente robotizzati».

 

Presenti in Sud America, Asia ed Europa
Se una fra le parole d’ordine dell’azienda che affonda le sue radici addirittura nell’immediato dopoguerra è appunto l’innovazione, un’altra sembra essere l’internazionalizzazione, data l’ampia diffusione geografica delle sue proposte: «Attualmente», ha puntualizzato a questo proposito Alberto Zamberletti, «operiamo a macchia di leopardo in una serie di mercati internazionali dove le nostre tecnologie hanno conquistato degli sbocchi importanti. Mi riferisco al Brasile, al Venezuela e all’Argentina per quel che riguarda il solo continente latino-americano; ma abbiamo avuto contatti anche con India, Cina e Russia. Infine gli impianti costruiti da Dollmar Meccanica sono presenti in Paesi come Portogallo, Spagna e Francia; nell’Europa Orientale e in alcune nazioni nordafricane». D’altra parte la strategia del costruttore è secondo il presidente quella «di seguire il potenziale delle linee di produzione che vengono messe sui mercati e per questo motivo siamo alla costante ricerca di importatori, di agenti e di concessionari di vendita in grado di presidiare i territori di interesse».
L’attenzione con cui da Caleppio di Settala si guarda alle evoluzioni della tecnica e della ricerca sperimentale è testimoniata anche dalla rilevanza crescente che all’interno del suo bouquet di offerta stanno acquistando le nanotecnologie, patrimonio brevettato di Dollmar Spa già da circa dieci anni. «Per la nostra linea Dollcoat Sa» ha proseguito il dottor Zamberletti, «abbiamo sviluppato una varietà di prodotti nanotecnologici indirizzati a settori molteplici. Alla preverniciatura e alla conversione superficiale multi metal abbiamo dedicato Dollcoat Sa115; mentre Dollcoat Sa119 si rivolge alla passivazione esente cromo Hdg (Hot dip galvanized). Allaa conversione superficiale esente cromo per l’alluminio è dedicato il prodotto Dollcoat Sa121 omologato Qualicoat e, ultima ma non meno importante, Dollcoat Sa113 è la soluzione per la conversione superficiale multi metal Anti Finger ed Easy to clean».

Nanotecnologie, sviluppi giganti
Di nanotecnologie Dollmar si è occupata anche con appositi moduli di applicazione denominati Softrain e caratterizzati da una grande facilità di integrazione sia con gli impianti di pretrattamento già esistenti sia eventualmente con quelli di nuova progettazione. «Presentano numerosi vantaggi», ha detto Alberto Zamberletti, «riassumibili nell’elevata qualità dei pretrattamenti a costi irrisori». Al comparto la società lombarda ha destinato nel tempo una quota consistente dei suoi investimenti in innovazione, a corollario dell’impegno con cui affronta le soluzioni d’avanguardia per la preverniciatura. Questo l’ha condotta a risultati decisamente soddisfacenti: «Possiamo già calcolare decine di installazioni, tanto nel nostro Paese quanto all’estero. La tendenza commerciale è decisamente positiva e in rapida crescita a dispetto della crisi economica». Una stagnazione che anche in casa Dollmar si è fatta sentire con impatti negativi che tuttavia hanno colpito più duramente il mercato nazionale che non le trattative oltreconfine. Intatte sono tuttavia rimaste le proporzioni del business gestito dalle varie anime dell’azienda lombarda: «Il nostro volume d’affari», ha ricordato Alberto Zamberletti, «è rappresentato per circa il 60% dalla distribuzione di prodotti chimici e per un ulteriore 30% dalle soluzioni tecnologiche e di impiantistica richieste dai clienti. I servizi collaterali incidono per un altro 10% del nostro business». I servizi sono strategicamente importanti per Dollmar Spa e per Dollmar Meccanica e vengono veicolati grazie ai professionisti specializzati della divisione Eos, su diversi aspetti.

 

I clienti da un lato; dall’altro le università
Il primo è quello dell’assistenza meccanica intesa come servizio di base per la manutenzione e la gestione di tutti gli impianti funzionanti. L’assistenza chimica offre al contrario ai clienti un supporto per fare fronte agli aspetti prettamente chimici dei processi. Fra questi il monitoraggio e la eventuale correzione dei solventi nel corso dei loro cicli; la supervisione nella conduzione di un bagno di lavaggio; il decapaggio o la passivazione dei metalli. Ancora, con l’assistenza ambientale Dollmar sovrintende alle pratiche inerenti le questioni della sostenibilità sia nell’ottenimento di autorizzazioni specifiche sia per i controlli sulla sicurezza e le emissioni negli ambienti di lavoro. «Ma naturalmente», ha specificato Alberto Zamberletti, «siamo in grado di fornire consulenza sulla scelta dei vari impianti a seconda delle lavorazioni e dei processi cui sono destinati; e relativamente alle scadenze e all’adempimento degli obblighi normativi previsti dalle legislazioni di ogni Paese».

Per il gruppo che ha fatto suoi gli slogan Chimica e responsabilità e Tecnologia e affidabilità per le sue soluzioni e i suoi impianti è tuttavia fattore fondamentale di progresso anche il dialogo con le università: «A un’attività formativa di stage per studenti universitari e diverse collaborazioni per tesi di laurea», ha concluso Zamberletti, «si è unito con il tempo un costante rapporto tra il Laboratorio Dollmar e alcuni atenei fra i quali in particolare il Politecnico di Milano, che ha visto la formazione di progetti molto interessati e reciproci scambi di informazioni e valutazioni analitiche».

 

Articoli correlati