Nel settore dei materiali la tecnologia sta facendo passi da gigante, spalancando le porte a nuove applicazioni e progetti impensabili soltanto pochi anni fa. Tra le novità più interessanti, come ci ha spiegato Eligio Martini di MAIP S.r.l. (Torino), citiamo quella dei materiali “ibridi”, ottenuti, per esempio, dalla combinazione di polipropilene con fibra di legno, oppure di elastomeri termoplastici (TPE, TPO, TPU, ecc.) con il sughero naturale, ecc. Con tali materiali innovativi, che sono ricavati da scarti e a loro volta riciclabili, è possibile ottenere effetti stupefacenti quali, per esempio, il “legno morbido”, e senza trattamenti successivi. Altri materiali interessanti “nuovi” sono le cosiddette “bioplastiche”, che possono essere ottenute da sorgenti rinnovabili e biodegradabili oppure da sorgenti rinnovabili ma non biodegradabili, o ancora da riserve fossili ma biodegradabili e compostabili. Sono poi stati sviluppati materiali “biologici al 100%” cioè completamente naturali derivanti da batteri, PLA (polimero ricavato da piante) e additivi naturali. Tra i tanti prodotti plastici presentati da Eligio Martini, ricordiamo materiali di grande effetto estetico e finitura superficiale; fluorescenti o fotocromatici, che mutano colore con l’esposizione ai raggi UV o alla luce solare; termo-cromatici, che cambiano colore al variare della temperatura; addirittura profumati, in cui fragranze e aromi vengono rilasciati lentamente nel tempo.