Innovazione, una storia italiana

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avio aero projectAccade in Italia, in uno degli stabilimenti più avanzati nel mondo e recentemente inaugurato a Cameri, nel cuore del distretto aeronautico piemontese: l’additive manufacturing verrà utilizzata su scala industriale.

L’Italia non è nota nel mondo principalmente per la moda o la cucina, ma anche per la tecnologia: anche nell’alta tecnologia si può essere eccellenti e innovativi. Infatti Avio Aero ha inaugurato quello che sarà uno dei più grandi stabilimenti al mondo concepiti per l’additive manufacturing: coi suoi 2400 m2, l’impianto potrà ospitare fino a 60 macchine per la realizzazione di componenti aeronautici, due atomizzatori per la produzione in sito delle polveri e due impianti per il trattamento termico dei componenti realizzati. Questo stabilimento è un importante segnale per il futuro, che va in controtendenza visto che vara una nuova realtà imprenditoriale, con forti investimenti in tecnologie innovative. In quest’ottica, l’additive manufacturing rappresenta una risposta non solo alle esigenze del settore aerospaziale, ma anche dell’automotive e dell’energetico. In particolare, Avio Aero pensa a un motore più competitivo, nato dalla combinazione fra fabbricazione additiva e lavorazioni tradizionali.

Il progetto Great2020, frutto della collaborazione fra Politecnico di Torino, Avio Aero e Pmi, con il sostegno della Regione Piemonte, si pone un obiettivo ambizioso: studiare tecnologie innovative per i futuri propulsori aeronautici, in modo da rispondere, in maniera efficace, alle direttive internazionali per lo sviluppo di un trasporto aereo più economico, sicuro ed ecocompatibile. Il focus è un motore che abbatta, a livello velivolo, del 50% le emissioni di Co2, dell’80% quelle di ossido di azoto e riduca di 10 dB la rumorosità.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 28: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201402-marzo/.

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