Tebis: “Creiamo soluzioni di processo”

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Uno specialista illustra ai visitatori le funzionalità di Tebis
Uno specialista illustra ai visitatori le funzionalità di Tebis

Tebis, società di consulenza e di sviluppo di sistemi 3D CAD/CAM, ha festeggiato i suoi primi 30 anni. Nella sede centrale di Martinsried, alle porte di Monaco di Baviera, si è tenuto il 14 e 15 maggio l’Anniversary open house dell’azienda fondata nel 1984 da Bernhard Rindfleisch e Jens Hagen, che oggi, con più di 8.200 sistemi installati e circa 250 dipendenti e 2 mila clienti in tutto il mondo, è uno dei player globali del settore.

I campi di applicazione dei sistemi Tebis sono la progettazione e fabbricazione di stampi, modelli e utensili, e la gestione di processi di lavorazione che fanno uso di fresatrici, foratrici convenzionali e profonde, torni, macchine di taglio laser e a filo, sistemi di erosione.

[box title=”Una storia di innovazione continua”]

Nata nel 1984 a Moosach nei pressi di Monaco per iniziativa dei giovani Rindfleisch e Hagen, Tebis si focalizza ben presto sulle soluzioni computer-aided per i processi di progettazione (CAD) e produzione (CAM).  Nel 1986 Tebis lancia il primo sistema CAD 3D al mondo in esecuzione su PC con sistema operativo MS DOS, e dal 1990 la tecnologia Automill® rende possibile la fresatura utilizzando un poliedro che approssima un numero di superfici CAD.

Nel 1991 Tebis aggiunge alle funzioni CAD e CAM quelle di controllo di qualità (CAQ). 1993: la versione 3.0 “gira” su Unix, ed è del 1998 la versione per WindowsNT. Dalla versione 3.1 (1997) il software Tebis calcola i percorsi utensile direttamente sulle superfici CAD e bypassa l’approssimazione generata dal poliedro. All’inizio del nuovo millennio Tebis – costituendo la controllata Tebicon Tebis Consulting – mette direttamente a disposizione dei clienti l’esperienza dei propri specialisti.

Il 2002 è l’anno del trasloco a Martinsried (con le sue aree per il lavoro di gruppo, la consulenza, le conferenze, la nuova sede è progettata per favorire la condivisione di conoscenze e la partnership con i clienti) ed è anche quello della versione 3.2, che rinnova radicalmente il design dell’interfaccia. Nel 2004 arriva la versione 3.3 con la sua biblioteca integrata di oggetti CAD e CAM; la 3.4, del 2008, ha una nuova piattaforma uniformata per tutte le applicazioni; la segue nel 2010 la versione 3.5, con il suo job manager a presidiare tutte le fasi di lavorazione.

Nel 2013 (che è anche l’anno dell’apertura di un’altra sede in Germania, ad Hannover) Tebis incorpora la propria società di consulenza, Tebicon: ormai Tebis – che intanto ha stabilito filali in Svezia, Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Spagna, Portogallo e Cina) ha preso coscienza di essere fornitore di una gamma completa di servizi che si estende dalla consulenza al software attraverso implementazione e supporto, e come tale si posiziona sul mercato mondiale.[/box]

Prima di tutto i clienti

Lo spostamento del focus di Tebis dalla creazione di software all’essere partner nella creazione di soluzioni di processo, e consulente strategico dei propri clienti, è un processo di trasformazione tuttora in corso. Il convegno di maggio è stato perciò sì un momento celebrativo, ma anche un’importante occasione per fare il punto su questo sviluppo.

Bernhard Rindfleisch ha aperto i lavori in ciascuna delle due giornate ringraziando clienti e partner lì convenuti, e tutti i dipendenti. Definita la sua propria visione della “olistic solution strategy” di Tebis, ha passato la parola al direttore marketing Michael Klocke che ha illustrato il processo di Tebis nella sua articolazione dei quattro momenti consulenza, software, implementazione, supporto.

Bernhard Rindfleisch, fondatore di Tebis durante il suo intervento in occasione dell’Anniversary open house organizzata dall’azienda a metà maggio nella sede centrale di Martinsried alle porte di Monaco di Baviera per festeggiare i suoi primi 30 anni.
Bernhard Rindfleisch, fondatore di Tebis durante il suo intervento in occasione dell’Anniversary open house organizzata dall’azienda a metà maggio nella sede centrale di Martinsried alle porte di Monaco di Baviera per festeggiare i suoi primi 30 anni.

La vocazione di Tebis alla partnership di processo con i propri clienti è stata evidenziata dalla scelta di dedicare buona parte della prima giornata alle testimonianze di aziende che, investendo nello sviluppo e miglioramento di processi chiave per consolidare o aumentare la propria competitività, hanno trovato in Tebis il partner di cui avevano bisogno.

Così Stephan Meyer, Direttore di produzione di KME Germany – produzione di semilavorati e finiti in rame – ha raccontato gli sviluppi di una lunga partnership, iniziata nel 1998 e proseguita ininterrottamente fino a oggi al ritmo degli sviluppi dei propri processi produttivi e delle potenzialità dei sistemi Tebis. Norihisa Adachi, Direttore generale del Tool & Die Production Dept. di Mazda Motor Corporation ha illustrato il nuovo concetto di design scelto dal car maker giapponese e le difficoltà tecniche in esso implicite; il design Kodo (traducibile, approssimativamente, anima del movimento), che include gli elementi velocità, tensione, attrazione, deve essere supportato, nella pratica quotidiana, da una tecnologia altrettanto mobile e plastica. Questa esigenza, e l’obiettivo di ottenere “i tempi di preparazione migliori del mondo”, hanno portato Mazda Motor alla recente scelta di affidarsi ai sistemi Tebis.

Norihisa Adachi di Mazda durante il suo intervento in occasione dell’Anniversary open house di Tebis
Norihisa Adachi di Mazda durante il suo intervento in occasione dell’Anniversary open house di Tebis

Altre testimonianze hanno dato all’uditorio un’efficace idea della qualità della partnership di Tebis con aziende di dimensione medio-piccola. Jens Buchert, amministratore delegato di Schübel Gmbh – società produttrice di prototipi in metallo e plastica – ha esposto i termini fondamentali di un ben guidato processo di change management nel quale Schübel è impegnata da mesi con il supporto di Tebis. Markus Spannraft, di Proto-Technik Gmbh, ha dedicato la sua presentazione ai vantaggi dell’uso di plastica rinforzata da componenti in fibra di carbonio. Infine Jürgen Hofstetter e Christoph Bayer, delle Officine Hoffmann, hanno ricostruito la storia di una collaborazione trentennale – risalente alla fondazione di Tebis – con la società di Martinsried.

[box title=”Tebis in Italia”]

Mario Pittatore
Mario Pittatore

Nei giorni dell’Anniversary open house abbiamo incontrato a Martinsried l’amministratore delegato di Tebis Italia, Mario Pittatore, e gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Che azienda è Tebis?

Una bella azienda. In ottime condizioni, con una struttura organizzativa semplice e trasparente, e un assetto proprietario privo di partecipazioni finanziarie. Ha saputo crescere per espansione delle funzionalità dei propri sistemi e servizi, e, di conseguenza, del proprio parco clienti; non – come è capitato ad alcuni nostri concorrenti – per via di acquisizioni.

Di Tebis ce ne sono tante o ha qualcosa di unico?

Tebis è un’anomalia tra i maggiori competitor del settore nel mondo, ed è anomala per una serie di ragioni. Le principali: la sua focalizzazione sul CAM anziché sul CAD, e il fatto che tutto viene sviluppato all’interno (tranne, ovviamente, le interfacce con le basi dati dirette).

Qual è il vostro modello di business?

La vocazione storica di Tebis è evidenziare all’utente finale il forte valore aggiunto della qualità intrinseca della propria offerta; il che giustifica il prezzo delle nostre licenze, più alto della media di mercato. Il messaggio è: l’efficienza che ottieni grazie a noi nel processo globale di manufacturing è tale che anche se paghi di più, alla fine ci guadagni. Ma per questo è fondamentale che il prodotto sia cucito sul cliente, sul suo processo, sul suo modo di lavorare.

Dunque l’approccio consulenziale, di cui in questi due giorni abbiamo sentito parlare parecchio.

Sì, ed è un processo di crescita inevitabile, se si pensa che anni fa il manufacturing era essenzialmente stampo e fresatura: non c’era la gestione della foratura, degli elettrodi, non c’era il taglio a filo, la tornitura ecc. Il software era focalizzato su un segmento del processo, invece ora gestisce tutto il processo e quindi la consulenza è necessaria per spiegare al cliente questa complessità.

Il fattore critico di successo di Tebis?

L’integrazione. Parliamo di materia che viene tolta da un blocco di metallo: è decisivo saper portare l’informazione sul materiale già rimosso da una fase del processo all’altra, per abbreviare la durata dell’intero processo ed evitare errori. E Tebis offre una soluzione trasversale integrata, in cui ogni fase del processo modifica la forma dell’oggetto lasciando alla fase successiva tutte le informazioni relative al materiale già asportato. Tanto più questo è un fattore critico, in quanto le richieste del mercato si sono fatte via via più sofisticate: BMW, Audi, Volkswagen, Mazda… non sono certo alle prime armi! Hanno già raggiunto un alto livello di ottimizzazione ma vogliono innalzarlo ancora di più: allora devono “ricamare negli angoli”, e il fatto di avere tutte le informazioni di processo integrate permette di eliminare i tempi intermedi e di velocizzare la produzione. Questa integrazione è un vantaggio competitivo solido, realizzato da Tebis in tanti anni di ricerca e innovazione e difficilmente riproducibile dalla concorrenza.

I prossimi sviluppi?

La release 7, e l’obiettivo di raggiungere i 70 milioni di fatturato annui entro prossimi 3 anni; entro il 2015 verranno assunti 30 nuovi sviluppatori nelle sedi di Monaco e Amburgo.

E l’Italia?

I nostri clienti erano in passato spesso fornitori del gruppo Fiat, ma purtroppo le strategie di delocalizzazione del gruppo torinese hanno influenzato lo stato di salute di queste aziende; spesso non sono state sufficientemente rapide nell’identificare dei clienti alternativi e si sono ridimensionate fortemente, o talvolta sono addirittura scomparse. In Germania il processo di delocalizzazione è stato meno percepito e comunque non ha influenzato negativamente la ricerca di un livello di efficienza più elevato: molti subfornitori del settore automotive hanno continuato ad investire per migliorare i propri processi e i miei colleghi tedeschi hanno largamente beneficiato di questa condizione favorevole contribuendo in modo significativo all’aumento costante del fatturato Tebis. Ecco perché in Italia occorre andare alla ricerca di territori nuovi alle cui potenzialità crediamo: ad esempio l’area emiliana e toscana – la nostra nuova sede di Firenze sarà presto operativa – per la presenza di eccellenti imprese attive nelle lavorazioni meccaniche, anche di precisione. Per Tebis, che già da anni guarda anche fuori dal territorio degli stampi verso il mondo delle lavorazioni meccaniche, questo potrebbe essere un settore ricco di opportunità.[/box]

Un po’ di tecnologia

Donne e uomini di Tebis hanno preso la parola negli altri interventi per raccontarne la tecnologia, che i visitatori hanno potuto avvicinare anche grazie alle molte postazioni disseminate un po’ dappertutto nella bella sede di Martinsried. Robert Mahr ha illustrato la roadmap che dalla release 7 di Tebis 3.5 porterà alla versione 4.0; Wolfgang Schinke si è soffermato sull’approccio metodico di Tebis nello sviluppo dei sistemi CAM; Peter Obermaier ha presentato la nuova interfaccia grafica; Stephan Galozy ha parlato delle opportunità offerte da Tebis per la riduzione dei tempi di prova degli stampi lamiera; Helmut Vergin dei nuovi sistemi di lavorazione delle scanalature; Veronika Knarr dei processi produttivi intelligenti per ridurre i tempi di attrezzaggio e migliorare l’efficienza.

Un modello in esposizione
Un modello in esposizione

Soffermiamoci in particolare sulle funzionalità della release 7 di Tebis 3.5,  lanciata sul mercato nel secondo trimestre del 2014. A partire da questa release, gli utenti Tebis possono eseguire processi di calcolo NC in background sfruttando le potenzialità delle piattaforme hardware a 64 bit e continuare a lavorare simultaneamente su svariati file CAD. Ad esempio, mentre il sistema calcola i percorsi utensile per un processo di sgrossatura il programmatore NC può parallelamente importare altri componenti, completare le geometrie, o preparare nuove sequenze di calcolo.

Inoltre Tebis può calcolare più percorsi contemporaneamente, e controllare le loro potenziali collisioni, simulando tutte le macchine presenti in officina e producendo al termine del processo di verifica i percorsi utensili certificati in formato ISO. Grazie al calcolo in background, i programmatori NC possono completare il loro lavoro più velocemente e reagire in modo ancora più flessibile a richieste di modifica. Funzioni di analisi riconoscono automaticamente le scanalature presenti sul modello e suddividono la geometria in aree logiche, come fondo, fianchi e raggi, per facilitarne la successiva lavorazione. Il sistema deriva percorsi di sgrossatura anche con frese di profilo conico di larghezza corrispondente a quella della scanalatura. Le scanalature identificate possono essere collegate nella sequenza voluta al fine di determinare un percorso utensile ottimizzato e privo di interruzioni.

Un robot in azione
Un robot in azione

Il convertitore da tre a cinque assi, per derivare percorsi simultanei a cinque assi da percorsi a tre assi, è stato integrato nella nuova lavorazione di scanalature. Il già esistente sistema anti-collisioni è stato migliorato: le possibili collisioni vengono identificate durante il calcolo considerando tutte le parti a rischio della geometria macchine e del corpo utensile, e anche gli accessori installati sulla tavola. Nel convertitore da tre a cinque assi è possibile bloccare l’asse di inclinazione della testa e limitarne i movimenti di inclinazione dinamici; questa condizione migliora la qualità della lavorazione e riduce i tempi macchina.

Nel suo intervento, Robert Mahr ha annunciato che dopo la release 8, prevista per il quarto trimestre di quest’anno per completare e affinare ulteriormente la settima, arriverà nel secondo trimestre del 2015 la versione 4.0.

[box title=”Un po’ di futuro”]

Il futuro di Tebis, così come lo vede Bernhard Rindfleisch.

“Una tendenza centrale è l’internazionalizzazione dei mercati. I prodotti CAD / CAM sono sviluppati in tempi sempre più brevi e sempre più persone accedono a un patrimonio comune di conoscenze, perciò l’automazione e la standardizzazione diventano particolarmente importanti. Stiamo lavorando intensamente per facilitare il lavoro dei nostri clienti con processi strutturati e per garantire l’affidabilità di tali processi. Quando guardo alle potenzialità nei settori della visualizzazione e della stampa 3D, per esempio, sono ancora emozionato come ero nei primi anni. Grazie alle dimensioni della nostra azienda e al suo orientamento internazionale abbiamo ancora più possibilità di legare tutto in un concetto globale coerente.

Il software Tebis può già essere utilizzato in modo efficace dalla progettazione alla produzione. Nei prossimi tre-cinque anni, completeremo le nostre soluzioni software in modo che tutte le aree essenziali siano coperte lungo l’intera catena di processo. Stiamo anche definendo noi stessi sempre di più come fornitore integrato nei processi dei clienti.

Lavorando con loro, sviluppiamo concetti ottimali che corrispondono esattamente alle loro esigenze individuali. Oltre al software stesso, il nostro modello di business è sostenuto da altri tre pilastri: la consulenza sui processi di produzione offerta dalla nostra divisione di consulenza; l’attività di implementazione, per chi voglia ottimizzare i propri processi; e gli esperti del supporto per avere risposte rapide ed efficaci a problemi specifici”.[/box]

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