Che cos’e’ il PVD ?

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850x575_20377PVD è l’acronimo di “Physical Vapour Deposition”, un particolarissimo e assolutamente innovativo processo di ‘rivestimento’ superficiale. Di fatto, un rivestimento che non è un rivestimento in quanto la deposizione ha luogo in una camera sottovuoto, alla temperatura di circa 400° gradi, in presenza di un plasma: l’acciaio e il titanio si legano così a livello molecolare.

Nati inizialmente come applicazione in campo bellico, hanno ben presto trovato riscontro in molti altri svariati settori come alternativa di qualità alle comuni tecniche di finitura delle superfici (es. galvaniche, verniciature, ecc.) risolvendone alcune problematiche ed aumentandone qualità e caratteristiche tecniche.

Partendo da diversi tipi di substrato (il materiale di cui è composto l’oggetto da rivestire) come ottone, zama, alluminio, acciaio, titanio fino ad arrivare a plastica, vetro/cristallo, ceramica, fibra di carbonio, si depositano svariati materiali alcuni dei quali sono: zirconio (Zr), titanio (Ti), cromo (Cr), titanio-alluminio (TiAl), alluminio-titanio (AlTi), alluminio-cromo (AlCr) in miscela con gas tecnici come azoto (N), Ossigeno (O2), acetilene (C2H2), metano (CH4).
Questi tipi di combinazioni permettono di ottenere durezze superficiali molto elevate (HV > 1800), resistenza alla nebbia salina, corrosione ed aggressione da agenti atmosferici, prodotti ad uso industriale (solventi) e domestico (detersivi e detergenti vari) al di sopra dei comuni standard.
Inoltre la possibilità di ottenere diversi tipi di colorazioni, atossicità del prodotto e totale assenza di impatto ambientale del ciclo produttivo ne completano le caratteristiche fondamentali.

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