Salvagnini a EuroBLECH: nuove soluzioni per l’efficienza di processo

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P2Lean
B3 ATA
Flexcell
OPSFlexCell
S4Xe+P4Xe

Salvagnini conferma il suo spirito innovatore e il suo ruolo chiave nello sviluppo della macchina utensile per lamiera perseguendo le linee guida di Industria 4.0 e presentando ad Hannover alcune nuove soluzioni, finalizzate all’ottenimento della massima efficienza di processo e con cui, ancora una volta, l’azienda si propone di riscrivere lo stato dell’arte tecnologico di settore.
Non un’innovazione fine a se stessa, ma volta a dare soluzioni e a soddisfare esigenze produttive reali, in linea con le richieste tecnologiche del momento. Da sempre, Salvagnini è portavoce e fautrice di una tecnologia finalizzata a produrre concreti vantaggi produttivi e a soddisfare le aspettative del mercato, riuscendo spesso ad anticiparne le tendenze. In molti, infatti, considerano Salvagnini lo stato dell’arte delle macchine per lamiera, e in molti si rivolgono a lei per la tradizione e il blasone conquistato sul campo.Oggi, nel 2014, Salvagnini legge ancora una volta in anticipo i segnali di un cambiamento nel mercato, che esprime la sua necessità di aumentare i margini, ampliando gli ambiti produttivi
di riferimento e scegliendo processi sempre più efficienti e flessibili, caratterizzati da cicli di lavoro efficaci e ottimizzati al punto da essere privi di tempi morti e inefficienze.
Non contano più solo la velocità di lavoro e la capacità di produrre intrinseca di una macchina, ma diventa discriminante il fattore efficienza, inteso nel suo significato più globale. Il mercato chiede cioè soluzioni che offrano vantaggi e risposte a tutti gli attori in gioco: non solo quindi all’ operatore (in termini di facilità d’uso, affidabilità) o all’ imprenditore (in termini di produttività, sicurezza, reattività e ritorno dell’investimento), ma anche a chi progetta e realizza, a chi pianifica, a chi controlla, a chi gestisce la produzione, a chi elabora i programmi, a chi controlla la qualità.
Ecco quindi che Salvagnini si è presentata nuovamente ad Hannover, alla EuroBLECH 2014, con soluzioni innovative e un’immagine aggiornata e resa più moderna che la proietta verso il futuro e la avvicina ancor più ai concreti bisogni dei suoi clienti e di chi lavora la lamiera. Sono ben quattro le nuove soluzioni produttive con cui Salvagnini coniuga in altrettanti modi differenti i principi e i concetti dell’efficienza di processo e con cui arricchisce la propria gamma di prodotto all’ interno della quale accompagna ogni cliente nella scelta della tecnologia più appropriata a soddisfare a pieno le sue esigenze di lavorazione.
P2lean, una macchina intelligente
Il tema della piegatura, in generale, e della pannellatura, in particolare, è per esempio al centro dell’interesse del mercato in quanto, ormai, il miglioramento della produttività passa necessariamente dal recupero di efficienza a valle del taglio.
Salvagnini questo lo sa e, con il tempismo che la contraddistingue ha messo a punto l’innovativa pannellatrice P2lean con cui, ancora una volta, rivoluziona i concetti produttivi tradizionali ampliando lo spettro applicativo tipico della pannellatura e spingendosi ben oltre la sfera di potenzialità della piegatura tradizionale. La P2lean è in pratica un centro di lavorazione della lamiera in grado di produrre un’ampia gamma di manufatti che la rendono adatta a chiunque, anche a quelle realtà che finora non hanno mai individuato nella pannellatrice la tipologia di macchina di piegatura ideale. La nuova pannellatrice P2lean offre, infatti, prospettive completamente diverse da quelle del precedente modello grazie ad alcune migliorie e soluzioni innovative che la rendono unica. Parliamo per esempio della tecnologia proprietaria MAC2.0, che consente alla macchina di adattarsi in ciclo alle variazioni del comportamento del materiale in lavorazione; oppure del dispositivo CLA SIM per la composizione automatica delle lame di piegatura ausiliarie, soluzione che aumenta la versatilità della macchina, e che permette, anche per i pezzi più complicati, di realizzare in sequenza pezzi completamente diversi uno dopo l’altro. Anche il gruppo di piegatura presenta nuove peculiarità: il sistema di serraggio degli utensili del premilamiera è pneumatico ed elimina quindi la possibilità di eventuali gocciolamenti di olio sui fogli in lavorazione; è stato rivisto anche il loro profilo, consentendo ora di realizzare pieghe rientranti fino a 55 mm; il gruppo lame, di nuova concezione, consente di aumentare gli spessori lavorabili a 3,2 mm per il ferro, 2,5 mm per l’inox e 4 mm per l’alluminio lungo tutta la lunghezza di piega. Sono tante le novità di P2lean che la rendono interessante per nuovi settori applicativi, impensabili finora per una pannellatrice, come l’UPEMB, un utensile “cavo” speciale che consente di lavorare anche pezzi che presentano delle bugne sulla superficie o il dispositivo a ventose DPM che coadiuva il manipolatore della macchina per realizzare piccoli profili stretti. Anche questa è efficienza.
Produrre in modo diverso
Versatilità applicativa ma soprattutto massima efficienza produttiva sono gli obiettivi prefissi e raggiunti da Salvagnini anche con la pressa piegatrice B3 che è stata esposta per la prima volta equipaggiata con un dispositivo per il settaggio automatico degli utensili di piegatura. Si tratta del dispositivo ATA, acronimo di Automatic Tool Adjuster che, permette di cambiare e regolare in automatico la lunghezza dell’utensile  recuperando tempi e di conseguenza efficienza produttiva nel caso della piegatura di lotti unitari o di pezzi parametrici. Mentre l’operatore si volta per prelevare un nuovo foglio da piegare, il sistema ATA, praticamente in tempo mascherato, setta in automatico la lunghezza del pacchetto utensili e la larghezza della cava a “V” variabile.
Un flusso produttivo ottimale
La nuova cella FlexCell costituisce la terza soluzione innovativa proposta da Salvagnini che in questo modo riafferma il suo ruolo in un ambito a lei caro come l’automazione di processo. Con FlexCell, infatti, Salvagnini presenta per la
prima volta sul mercato un nuovo concetto di cella produttiva, in cui è applicata la medesima filosofia che sta alla base del funzionamento della linea S4+P4, interpretata però con modalità differenti. E’ una soluzione, che parte dalla piegatura e che si può estendere a monte anche al taglio, per gestire al meglio il flusso di una cella composta da due o più macchine stand alone, interamente comandate dall’ unico software proprietario OPS-Flexcell, migliorando in modo considerevole l’efficacia produttiva complessiva. FlexCell è quindi un concetto legato alla gestione ottimale di una cella configurabile al meglio secondo le specifiche necessità.
Ad EuroBLECH è stato proposto in una delle sue possibili combinazioni, ovvero la pannellatrice elettrica P1 combinata con la piegatrice elettrica E3; la cella è alimentata da un sistema di taglio laser in fibra L5, arricchito di automazione di carico-scarico e separazione dei pezzi, che fa automaticamente convergere i pezzi alla cella per le lavorazioni. La sommatoria delle tre conferisce alla cella una potenzialità senza eguali, sotto l’aspetto della produttività e del ritorno dell’investimento dato che tutta la cella viene gestita da un solo operatore. Il software OPS-FlexCell, oltre ad aiutare l’operatore, guidandolo nell’ utilizzo dell’impianto, permette di gestire la produzione nel modo più efficiente perché riesce ad ottimizzare i nesting di taglio del laser contemporaneamente ottenendo la miglior sequenza di piega dei pezzi sulla piegatrice e sulla pannellatrice. Tutto questo è ottimizzazione ed efficienza di processo.
Sono OPS, il supervisore della produzione
Il software OPS-FlexCell che sovrintende e comanda la gestione di una cella FlexCell non è altro che l’evoluzione di uno dei moduli che compongono il software proprietario Salvagnini OPS che oggi l’azienda ha deciso di proporre, completamente rinnovato e potenziato, con nuova enfasi e certa della validità di questo strumento. Acronimo di Order Processing System, OPS nasce alla fine degli anni 90’ per interfacciare le macchine Salvagnini ai gestionali dei clienti. Negli anni è stato via via arricchito di numerose nuove funzionalità che le varie esperienze applicative maturate sul campo hanno richiesto e suggerito, al punto da farlo diventare un vero e proprio, supervisore di produzione, in grado di gestire gli ordini di produzione, trasformarli in programmi, inviarli alle macchine, regolare ed ottimizzare i flussi produttivi e gestire il Visual Management a bordo macchina. È quindi un prodotto software maturo, che si è evoluto in funzione del mercato, diventando appunto un sistema completo di gestione della produzione.
Kit production e fattibilità illimitata
L’innovazione continua anche sulla linea S4+P4, che si è presentata ad Hannover in una soluzione particolarmente compatta. La linea S4+P4 si rivolge per definizione a una tipologia di clientela molto attenta ed evoluta che può spaziare dal piccolo costruttore di porte blindate al grande produttore di ascensori che ha, in questo sistema, la soluzione di processo ideale per produrre just in time, kit di pezzi riducendo drasticamente il magazzino e l’handling. La S4+P4 che è stata presentata ad Hannover propone importanti novità che incrementano i vantaggi unici di questa soluzione Salvagnini che ricordiamo essere pensata per lavorare con flussi efficienti: la linea infatti consente di lavorare just in time, ma nel contempo di azzerare completamente le scorte di semilavorati e conseguentemente la loro movimentazione intermedia, e di abbattere drasticamente i tempi di set up delle macchine. Concorrono a perseguire questi obiettivi la testa multipressa Salvagnini e il pressino ad allestimento Automatico in ciclo ABA montati rispettivamente su S4 e P4. Ad Hannover S4Xe monta un nuovo manipolatore, che scorre su guide solidali alla struttura, che monta 9 pinze ad apertura indipendente, la gestione delle quali è stata affidata ad un intelligente algoritmo di ottimizzazione dei percorsi, che consente di semplificare l’uso, garantendo al contempo maggiore produttività. Un nuovo software proprietario ottimizza la posizione degli utensili all’interno della testa, sulla base della produzione da effettuare, a vantaggio del tempo ciclo. A questo è stata aggiunta la versatilità del settaggio automatico delle lame ausiliarie CLA SIM che rende la S4+P4 una soluzione ideale per coniugare assieme produttività e flessibilità, grazie alla possibilità di lavorare un pezzo diverso dall’ altro in modo sequenziale, dando così il via libera alla produzione di veri e propri kit di pezzi.
Prospettive: la rivoluzione che verrà
L’introduzione dell’Internet delle Cose e dei Servizi ha accelerato l’arrivo di quella che è considerata la quarta rivoluzione industriale: Industria 4.0. Generatasi dalla rapida evoluzione dell’elettronica, questa nuova svolta segue quelle che sono state le rivoluzioni storiche dello sviluppo produttivo, segnato in ordine progressivo dall’ingresso della macchina a vapore, del motore elettrico e del nastro trasportatore. Il grande cambiamento, ancora agli albori, vedrà l’utilizzo nelle fabbriche di reti globali integrate, in cui macchine intelligenti, sistemi di immagazzinaggio dell’energia e siti produttivi si scambieranno informazioni, innescheranno azioni e si monitoreranno vicendevolmente in totale autonomia, grazie a software, processori miniaturizzati, sensori e trasmettitori. La rivoluzione porterà miglioramenti nei processi industriali manifatturieri, nelle attività di engineering, nell’impiego dei materiali, lungo la catena di fornitura e in generale nella gestione di tutto il ciclo di vita del prodotto. Salvagnini presenta ad Hannover alcune novità di prodotto e di processo che sposano appieno le linee guida di Industria 4.0. In prima evidenza c’è la soluzione FlexCell, che vede le macchine integrate e colloquianti tra loro grazie al software proprietario OPS. Segue il sistema MAC 2.0, che consiste in un insieme di sensori, segnali ed algoritmi che permettono alla pannellatrice di adattarsi automaticamente in ciclo e di modifi care i movimenti del gruppo di piegatura. E poi la linea S4+P4, con software dedicati che consentono ai due sistemi di comunicare tra loro, di bilanciare la produzione per aumentare la produttività, ridurre gli scarti e i tempi di attesa.

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