Alleggerimento: fare di più con meno

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?????????????????????Alleggerire è un termine molto di moda, che riguarda un po’ tutti i settori. In ambito meccanico è diventato un imperativo, dettato sia dalle implicazioni economiche che dalle normative.

Alleggerire. Rendere più leggero, più lieve, meno grave. Liberarsi del tutto o in parte di un peso. Diventare più leggero. Togliersi di dosso indumenti inutili e sostituirli con più leggeri… Le definizioni del termine «alleggerire» sono molteplici, ma tutte sembrano far riferimento al passaggio da una situazione gravosa a una di maggior benessere: sarà lo stesso anche per quanto riguarda la meccanica e nel settore delle macchine utensili?

Certamente la meccanica non è immune dalla ricerca di soluzioni che, a parità di prestazioni, siano di minor peso, non fosse altro che per il risparmio energetico che ne consegue. In questa direzione stanno ormai spingendo da anni le normative che danno indicazioni precise sugli obiettivi da raggiungere in un dato arco temporale. La ricerca dell’alleggerimento è partita in settori quali l’aerospaziale e l’automotive, dove il controllo del peso dei componenti ha un riscontro immediato nei consumi e, di conseguenza, sulle emissioni e, come ricaduta, sull’ambiente. Si sono individuati nuovi materiali e nuove tecnologie produttive, in grado di consentirne un’applicazione industriale, che hanno permesso di raggiungere nuovi traguardi: nascono così i materiali compositi, le leghe di alluminio, le leghe di titanio, le leghe cromo-cobalto… E nasce anche la tecnologia additiva, più nota come additive manufacturing, quale soluzione alternativa alla classica tecnica sottrattiva, in particolare per quei materiali di difficile lavorabilità all’utensile.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 26: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201501-gennaio/.

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