Un futuro in grande per le microlavorazioni

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microlavorazioni zoomIl progressivo consolidamento di alcune tecnologie relativamente giovani e il potenziamento o l’evoluzione di processi di uso più comune offrono nuove opportunità a vari settori dell’industria e si sposano alla perfezione con innovazioni di popolarità crescente quali l’additive manufacturing.

All’inizio di quest’anno ha visto la luce negli Stati Uniti il report intitolato “The worldwide market for lasers” curato dalla specialista delle indagini di mercato nel settore Strategies Unlimited. Secondo la ricerca, le prospettive della tecnologia sono tali da permettere di prevederne una crescita verso valori da 11 miliardi di dollari entro il prossimo biennio. L’ascesa del laser ha però preso slancio già da tempo: per l’anno in corso si pronostica che i sistemi a esso correlati possano generare un business da 9.3 miliardi per un incremento del 6% rispetto al 2013. Un passo avanti molto netto, quindi, se paragonato con il +1,7% totalizzato un anno fa, quando i volumi d’affari del comparto non erano andati oltre la soglia degli 8.8 miliardi.

Come sovente accade nel vecchio continente, è la Germania a operare da locomotiva anche in quest’ambito. L’associazione tedesca dei produttori di macchine utensili VDMA ha calcolato che nel 2013 le vendite dei costruttori aderenti al suo working committee d’area siano salite di otto punti percentuali generando un fatturato da 767 milioni di euro. Rispetto alle precedenti rilevazioni, sono aumentati sia il peso dell’export (+20%) e sia quello degli ordinativi (+4%), e VDMA ritiene che insieme alla Cina l’Europa assorba oggi la metà delle vendite globali di apparecchiature laser. E pur celebrando i successi non solo della Repubblica Federale ma anche del Regno Unito, nel considerare che il quadro macroeconomico non sia favorevole, l’omologo teutonico di Ucimu ha concesso margini di crescita anche al nostro paese. Ha infatti notato come in Italia molti fornitori del machinery stiano integrando con successo tecnologie laser. Una descrizione che pare trovare d’accordo anche Carlo Alberto Biffi, ricercatore del CNR presso l’unità di Lecco dell’Istituto per l’Energetica e le Interfasi (IENI), il quale ha parlato del laser come complementare a tecnologie innovative quali l’additive manufacturing.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 30: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201502-febbraio/.

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