Manifattura: l’area del servizio

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manutenzione impiantiUna trasformazione epocale per i modelli di business dell’industria internazionale che superi i concetti della pura assistenza e manutenzione per giungere all’offerta di strumenti in modalità pay per o a leasing e noleggio. È il tema di un progetto Europeo cui partecipa l’Università di Brescia.

Una decina di ricercatori per poco meno di venti fra progetti in azienda e accademici; quasi 35 pubblicazioni nel solo 2014 e 41 fra convegni, seminari online e laboratori. Sono le cifre del centro di ricerca su supply chain e service management (SCSM) attivo presso il dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’Università degli Studi di Brescia. Se le catene di fornitura sono al cuore dei suoi studi, ancor più importante è l’inquadramento che il team intende dare loro. Coerentemente con il pensiero del ceo di General Electric, Jack Welch, «quello dei servizi è un business più vasto di quanto potessimo pensare» con processi produttivi ridisegnati «in maniera da riutilizzare i materiali ed eliminare gli sprechi». Ma anche «servitizzati» e cioè caratterizzati da «soluzioni atte a risolvere i problemi dei clienti combinando beni fisici» insieme ad altri «immateriali». E infine «digitali», con le nuove tecnologie impiegate «per estendere le funzionalità dei prodotti, migliorare efficienza ed efficacia dei processi e sviluppare» inediti paradigmi commerciali. Buona parte di queste istanze sono sotto la lente di ingrandimento del gruppo di lavoro facente capo al progetto europeo triennale T-Rex, che è partito sul finire del 2013 con un budget da 3.7 milioni di euro. In ambito accademico partecipano all’iniziativa consortile anche l’istituto tedesco IAO Fraunhofer e il basco Ik4 Tekniker; mentre le imprese coinvolte provengono da una varietà di segmenti della manifattura e della movimentazione. Le italiane Fidia e Ima Tecno sono attive nel campo del machinery e relativi utensili; Kina Robot Solutions è una specialista finlandese dell’automazione; Ulma ed Esenergia (Spagna) producono rispettivamente carrelli elevatori e batterie d’alimentazione. Completano il quadro Cie Automotive, originaria dei Paesi Baschi e concentrata sui componenti; e il provider di soluzioni hi-tech e monitoraggio dello stato di salute delle macchine Predict (Francia).

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 24: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/e39ddb84f07856fd2579baad784741e6.

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