Quando volare significa tecnologia

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frecciaEcco in che modo è stato progettato e viene costruito “Freccia”, aereo ultraleggero “made in Puglia” tra i più apprezzati al mondo per tecnologia, affidabilità ed eleganza.

Vola solo chi osa farlo”, afferma Luìs Sepùlveda. Noi aggiungiamo che il sogno di volare, grazie ai cosiddetti “ultraleggeri”, è oggi alla portata di molti appassionati, purché in possesso dell’attestato di pilota VDS (Volo da Diporto o Sportivo) rilasciato dall’Aeroclub d’Italia.

Gli ultraleggeri, spesso definiti ULM (dal francese Ultra-Léger Motorisé) sono veri e propri velivoli in quanto considerati tali dalla legge italiana, benché destinati esclusivamente al volo da diporto e con limiti di peso inferiori a quelli previsti per l’aviazione generale. Vengono in genere divisi in diverse categorie a seconda della presenza o meno del motore e del tipo di comando. Tra questi, grande importanza rivestono i velivoli a tre assi, dotati cioè di comandi sugli assi spaziali di rollio (oscillazione intorno al proprio asse longitudinale), di beccheggio (oscillazione intorno al proprio asse trasversale) e di imbardata (oscillazione intorno all’asse verticale passante per il baricentro del velivolo).

Per capire com’è fatto un “gioiello dei cieli” di questo tipo, abbiamo fatto la conoscenza della Pro.mecc S.r.l., costruttrice di aeromobili con sede a Corigliano d’Otranto (LE), specializzata nella progettazione e produzione di velivoli ultraleggeri prevalentemente in fibra di carbonio.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 34: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/f68328199ca01348a9671e9c73c61e6b.

2 risposte

  1. Molto interessante

    Come è possibile ricevere ulteriori informazioni tecniche sia sulle nuove tecnologie, sia sul’ aeroplano, sia sulla ditta che lo produce ?

    Come è possibile prendere la patente degli ultraleggeri ?

    Dove. Quanto costa ?

    Grazie

    Andrea

I commenti sono chiusi.

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