Import di macchine utensili: Cina sempre prima della classe

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Come era prevedibile, sono state molte e tutte di grande importanza le occasioni di incontro e di riflessione offerte agli operatori dalla edizione di EMO 2015 ospitata dal quartiere fieristico di Milano.

Tra queste, merita un approfondimento il consueto, importante appuntamento che in occasione di ogni biennale mondiale della macchina utensile viene organizzato dal Celimo, la Federazione europea degli importatori e distributori di macchine utensili, utensileria e tecnologia. Nel corso dell’incontro, al quale Ascomut ha preso parte attiva in quanto membro italiano di Celimo, è stato fatto il punto sui mercati internazionali della meccanica con un’attenzione particolare al mondo della macchina utensile. La sessione di lavoro, introdotta dal presidente di Celimo, lo svizzero Martin Wirth, ha visto il succedersi di analitiche presentazioni dedicate agli scenari economici e di mercato delle principali aree economiche ed industriali del pianeta: sono intervenuti il segretario generale della federazione, che si è soffermato sugli scenari europei, e poi i rappresentanti di vertice delle associazioni dei produttori di macchine utensili di Stati Uniti, India, Cina e Giappone. In totale, oltre 100 delegati e imprenditori di tutto il mondo provenienti da ben 18 nazionalitĂ  diverse hanno preso parte all’evento.

L’Europa manifesta alcune contraddizioni interne: da un lato vi sono i paesi dell’eurozona che beneficiano di un vantaggio competitivo dovuto al tasso di cambio e alla bassa inflazione che tiene bassi gli interessi e dove la propensione all’investimento è buona, dall’altro vi sono paesi come Svizzera e Regno Unito, nei quali la possibilità di trarre beneficio dalle buone condizioni del mercato è limitata da un cambio sfavorevole. L’economia americana si trova ad affrontare problemi simili: la domanda interna è guidata da tempi di produzione più brevi nel settore automotive e da una spinta verso la maggiore automazione, mentre l’export è penalizzato a causa del rafforzamento del dollaro. L’India manifesta ottimismo per gli scenari di mercato nel medio periodo: nei prossimi 5 anni si prevede un ulteriore rafforzamento del settore automotive, che rappresenta già il 40% della domanda di macchine utensili. Analoghe prospettive di sviluppo sono state manifestate dal rappresentante giapponese.

La presentazione forse più interessante è stata quella dell’associazione cinese, che ha partecipato per la prima volta al meeting e che sicuramente ha rappresentato uno dei motivi dell’alta affluenza di delegati. Chen Huiren, presidente e ceo dell’associazione dei fabbricanti cinesi di macchine utensili (CMBTA), ha spiegato che anche se la crescita ha iniziato a mostrare segnali di rallentamento in Cina, l’economia cinese sta ancora correndo ad una velocità superiore rispetto a quella della maggior parte degli altri paesi industrializzati. Secondo la valutazione espressa dal delegato cinese, è importante comprendere che un riassetto complessivo dell’economia, che coinvolge investimenti e consumi, è un processo inevitabile per qualsiasi economia in fase di sviluppo e maturazione e questo è quello che sta succedendo in Cina in questa fase. Anche se la richiesta di macchine utensili è più bassa rispetto al recente passato, la Cina rimane il principale importatore a livello mondiale.

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Una risposta

  1. Esser primi nelle vendite NON vuol dire esserlo nella ConformitĂ  del prodotto CE !
    Ogni 3 macchine made in china controllate .. almeno 2 non sono conformi alle direttive Europee Macchine e/o Bassa tensione/Emc, ecc; sono intervenuto come perito in vari infortuni gravi su macchine di questo genere e nessuno le controlla “prima” della messa in servizio e dopo è difficile/impossibile renderle conformi (o meno conveniente che acquistarla nuova o da produttori europei).
    Chi se ne deve occupare in via “preventiva” come chiede il Dlgs 81/08 ?
    Aspettiamo il prossimo infortunio o sequestro di prodotti cinesi o è possibile, visto che meccanicamente funzionano bene, cominciare ad educarli al rispetto normativo?
    Io ho pubblicato 2 volumi a proposito, traducibili in inglese … o cinese.
    Buon 2016

I commenti sono chiusi.

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