RBM: sistema macchina, la lubrorefrigerazione che allunga la vita

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RBM BATTISTUTA

Ragione sociale: RBM
Regione: Friuli Venzia Giulia
Attività e lavorazioni: internamente è svolta tutta l’attività di progettazione ricerca e sviluppo, la parte commerciale e logistica di vendita, post vendita e messa in servizio. Le altre lavorazioni sono delegate ad aziende specifiche che, nel caso dei convogliatori di truciolo, utilizzano delle macchine speciali di proprietà aziendale per preparare il tappeto metallico che è montato sui convogliatori.
Tempo medio di consegna: su prodotti standard circa 4/5 settimane su progetti speciali personalizzati o nuovi 8/12 settimane.
Export: Ancora molto limitato, ma in crescita verso Paesi ad alta tecnologia.
Organizzazione logistica: montaggio e collaudo degli impianti è fatta da RBM.
Tempi di fatturazione: mediamente siamo sui 60 gg in Italia,  sull’estero la tempistica è decisamente più breve.

 

 

Parlare di “macchina utensile” oggi non significa più riferirsi alla macchina in senso stretto, ma acquista un significato più ampio. Chi ha sposato, e sostiene da anni, questa nuova visione della macchina utensile è RBM azienda di Pradamano, provincia di Udine che, attraverso le parole del titolare, Enrico Battistutta, vuole lanciare un messaggio agli imprenditori: la competitività della propria azienda si raggiunge concentrandosi, oltre che sulla macchina utensile, certamente il focus principale dell’investimento, anche sulle sue periferiche. Fra queste, l’impianto di lubrorefrigerazione.

Perché RBM ha sempre sottolineato il ruolo strategico delle periferiche?
Con alle spalle una più che decennale storia personale nella vendita di macchine utensili, con la visita di moltissime realtà produttive nei più svariati settori merceologici, ho avuto modo di raccogliere molte sollecitazioni (lamentele, secondo alcuni) che mi hanno spinto a guardare il mondo “macchina utensile” con un occhio diverso. Oggi la macchina utensile, grazie allo sviluppo tecnologico, in particolare dell’informatica e dell’elettronica, ha raggiunto livelli in altri tempi inimmaginabili, ma, per una lavorazione performante, deve poter contare anche su periferiche, quali i sistemi mandrino, i robot e i sistemi di gestione del lubrorefrigerante, in grado di esaltare le potenzialità della macchina. Purtroppo, probabilmente a causa della crisi, il prezzo è diventato uno dei driver principali nella scelta dell’investimento. Dato che la macchina rappresenta il cuore dell’investimento, la tendenza è quella di sottovalutare l’importanza che ogni periferica ricopre nel “sistema macchina”. Secondo questo principio, è più difficile raggiungere l’obiettivo che ogni officina si prepone: massimizzare efficienza e qualità.

continua a leggere a pag. 10 di Sufbornitura News – aprile 2016

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