Le finiture meccaniche dell’acciaio inossidabile

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finiture meccaniche su acciaio inossidabile

L’acciaio inossidabile, a differenza di altri metalli, contiene una certa percentuale di cromo. Questo elemento legante crea un film di ossido protettivo dello spessore di alcuni atomi. Nonostante sia molto sottile è molto resistente e impedisce la corrosione. Inoltre si autorigenera: se viene rimosso o danneggiato si riforma istantaneamente. Per questo motivo l’acciaio inossidabile può essere utilizzato anche senza essere verniciato. Sono disponibili molte finiture che adattano l’estetica naturale dell’acciaio ai contesti e agli usi più diversi.

Tipologie di finiture su acciaio inossidabile

Le finiture si possono dividere tra meccaniche, elettriche, elettrochimiche e chimiche. Qui di seguito andiamo a elencare solamente quelle meccaniche. Le categorie con la cifra 1 sono laminate a caldo, mentre quelle con la cifra 2 sono laminate a freddo. Vengono categorizzate secondo la norma EN 10088-2. Queste sono le finiture meccaniche della lamiera più comuni.

Finiture meccaniche standard di acciaieria

Laminate a caldo

1U

Lamiera laminata a caldo, non trattata termicamente. La scaglia di laminazione (calamina) non è stata rimossa. Usata come prodotto intermedio da rilavorare.

1C

Lamiera laminata a caldo, ricotta. La scaglia di laminazione (calamina) non è stata rimossa. Usata come prodotto intermedio da rilavorare.

1D

Lamiera laminata a caldo, ricotta e decapata. È la finitura più comune tra le lamiere di alto spessore. Si usa soprattutto per applicazioni non visibili perché si presenta opaca e leggermente ruvida. La D sta per Dull, ovvero opaco.

1E

Laminato a caldo e ricotto. La calamina è stata rimossa con procedimenti meccanici a discrezione del fornitore.

Laminate a freddo

2D

Laminata a freddo, sottoposta a trattamento termico come la 1D, e decapata. L’aspetto opaco ne limita l’uso ai contesti dove l’estetica non è un punto critico.

2B

Si ottiene sottoponendo la lamiera 2D a un’ulteriore laminazione (detta skin-pass) con rulli estremamente lisci. L’aspetto finale è grigio e viene usato come punto di partenza per ulteriori lucidature o spazzolature. È la finitura comunemente più utilizzata.

2R

Laminata a freddo con rulli a bassa rugosità e sottoposta a ricottura in atmosfera controllata. Il materiale non si degrada e perciò non deve essere decapato. Si trova anche con la vecchia denominazione BA o 2BA (bright annealed). Viene molto usata senza altre lavorazioni per il suo aspetto e perché molto facile da pulire. Viene anche utilizzata come base per la lucidatura a specchio o per la colorazione.

2H

Lamiera incrudita a freddo. La H qui significa (work) Hardened, poiché una particolare laminazione della lamiera ne aumenta la durezza superficiale. La superficie è brillante.

2C

Lamiera laminata a freddo, ricotta ma non decalaminata.

2E

Lamiera laminata a freddo, trattata termicamente e decalaminata. Si usa con acciai dove la scaglia di laminazione è molto resistente e per questo viene qui rimossa meccanicamente.

2Q

Lamiera laminata a freddo e rinvenuta a caldo. Questa lavorazione viene effettuata sugli acciai martensitici.

Finiture meccaniche speciali della lamiera

1G o 2G

Lamiera smerigliata, unidirezionale, con superficie piuttosto rugosa. Spesso è possibile specificare la grana del nastro da smeriglio da utilizzare o la rugosità desiderata. La G significa appunto Ground (smerigliato). Solitamente viene lavorata solo una faccia del materiale.

1J e 2J

Lamiera spazzolata, più liscia rispetto alla 1G/2G. Anche qui è possibile indicare la grana o la rugosità. Usata principalmente in architettura per interni.

Un esempio tipico è la finitura detta Scotch Brite, dal tipo di abrasivo sintetico a grana sottile utilizzato per il trattamento. Viene molto usata in architettura di interni.

1K e 2K

Finitura levigata satinata lucida, simile alla 1J/2J ma più liscia, con rugosità massima di 0,5 micron. Solitamente si utilizzano nastri al carburo di silicio, poiché i nastri a base di corindone (ossido di alluminio) diminuiscono la resistenza alla corrosione. Questa lamiera si usa soprattutto per architettura di esterni e ambienti marini.

2F

Lamiera trattata termicamente, decapata e poi laminata con rulli pallinati per ottenere una superficie opaca.

1M e 2M

Le superfici uniformi possono generare sgradevoli riflessioni deformate. Per evitare questo fenomeno, le lamiere con finitura 1M/2M sono decorate a rilievo su un solo lato, tramite stampaggio o con rullatura. L’altro lato rimane liscio. Le lamiere decorate a rilievo hanno anche una maggiore rigidità che permette di utilizzare spessori inferiori. Sono disponibili molti motivi decorativi, texture, e disegni.

1W e 2W

Come le categorie 1M/2M, ma la lamiera è impressa a rilievo su tutti e due i lati. Anche questa categoria è molto utilizzata in architettura. In alcuni casi, la superficie aiuta a rendere meno evidenti i graffi e le ammaccature.

1P/2P

Acciaio inossidabile lucido brillante, non direzionale, riflettente. Rappresenta la scelta migliore per i contesti dove la resistenza alla corrosione è fondamentale. La rugosità superficiale può solitamente essere specificata al fornitore. Lucidata a specchio con panno e appositi prodotti chimici.

Pallinatura

Pur non essendo definita dalla norma EN 10088-2, è una finitura molto diffusa. È una lavorazione simile alla sabbiatura, con la differenza che i granuli sono più grandi. Possono essere di materiali diversi come acciaio inossidabile, vetro, ceramica, ossido di alluminio, gusci di noce, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. La forma dei granuli può essere sferica o irregolare. Utilizzando sferette pesanti, aumenta la durezza della superficie con gli acciai austenitici. In alcuni casi, la pallinatura andrà fatta su entrambe le facce per uniformare le tensioni interne. Non bisogna assolutamente utilizzare palline di acciaio comune o materiali contenenti ferro, per non contaminare l’acciaio inossidabile.

Fiorettatura

Questo particolare effetto decorativo si ottiene smerigliando la lamiera con dei tamponi rotanti sfalsati con un passo costante, solitamente a 60° o a quadrato. Si possono anche realizzare pattern e disegni speciali.

Fonte: Gasparini

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