Studer, il futuro è di chi innova

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Dieselgate, embargo alla Russia, Brexit: queste le principali vicende internazionali che hanno frenato le vendite del costruttore di rettificatrici Studer nel 2016. Non tutti i mali vengono però per nuocere. E anche un contesto sfavorevole, se gestito con una visione di lungo termine, può rivelarsi un’opportunità per la crescita. L’esempio della storica casa svizzera.

Studer archivia il 2016 in chiaroscuro, con vendite inferiori alle previsioni (nonostante un inizio incoraggiante) ma anche con la consapevolezza di aver posto delle solide basi per il proprio futuro. Lo scandalo Dieselgate e il conseguente rilancio della mobilità elettrica che ha riguardato il comparto automotive, il rallentamento dell’economia cinese, l’embargo alla Russia, la Brexit nonchè uno scenario globale sempre meno prevedibile non hanno permesso al costruttore di rettificatrici di ripetere le buone performance dell’anno precedente. Un contesto che normalmente può far pensare a tagli orizzontali (se non addirittura verticali) e che invece nel quartier generale di Thun si è rivelato l’occasione per un ulteriore sviluppo delle competenze chiave.

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