Internazionalizzazione: trucchi e consigli

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Seminario internazionalizzaizone

MECSPE 2018 è stato il palcoscenico su cui si è svolto il seminario dedicato all’internazionalizzazione delle imprese meccaniche.
Presenti all’evento i rappresentanti delle Camere di Commercio italiane in Repubblica Ceca, Germania, Spagna e Stati Uniti (presenti in forze con una delegazione governativa dello Stato del Tennessee); a completare i relatori per fornire una prospettiva a tutto tondo degli elementi da prendere in considerazione per internazionalizzare la propria attività anche rappresentanti di UL e avvocati esperti in fiscalità internazionale, diritto dell’immigrazione e visti lavorativi.

Cuore dell’incontro sono stati i consigli, forniti dai relatori, ai manager delle imprese che hanno intenzione di internazionalizzare la propria attività.

Internazionalizzare la propria attività, cosa è necessario?

Evidente, ma non così scontato: il primo punto è la conoscenza linguistica. Per investire all’estero non sempre è necessaria la padronanza della lingua del Paese ospite, ma una fluente conoscenza dell’inglese sicuramente aiuta a tessere i rapporti con i vari player del mercato ospite.

Altro suggerimento importante è informarsi su incentivi forniti dal Paese target per attrarre investimenti stranieri: negli USA, ad esempio, vi è molta concorrenza tra i singoli stati federati che, per attrarre investimenti stranieri che generano occupazione, offrono cospicui vantaggi fiscali alle imprese.

Al momento della pianificazione delle attività all’estero di fondamentale importanza da calcolare sono le ripercussioni fiscali che la scelta impone e gli aspetti logistici, non per ultimi i visti di lavoro. In questo caso il suggerimento è non lasciare nulla al caso. La scelta di espandere la propria attività in Paesi esteri deve essere il frutto di un’attenta pianificazione nella quale ogni aspetto va calcolato; in tali fattispecie, la consulenza di esperti nel settore non può mancare per evitare problemi quali la doppia imposizione fiscale, ritardi doganali o disguidi con l’ufficio immigrazione.

Focus Germania: consigli specifici per il primo mercato di sbocco della meccanica italiana

Come principale mercato estero di sbocco della meccanica italiana, da tenere particolarmente in considerazione sono i suggerimenti specifici per il mercato tedesco forniti direttamente dal dott. Ronny Seifert, membro della Camera di Commercio italiana per la Germania.

Di primaria importanza per ben sfruttare le partnership con le imprese tedesche sono affidabilità e puntualità. Se di base la prima non manca per le nostre imprese che possono beneficiare dei vantaggi dell’affermatissimo “Made in Italy”, sulla seconda c’è ancora molto da perfezionare. Per un buyer tedesco sono spesso inconcepibile ritardi anche in fase di preventivazione che possono far perdere in partenza la commessa.

Altro fattore che spesso può non far prendere in considerazione neanche l’offerta della singola azienda sono le piccole dimensioni delle imprese italiane. Metriche quali il fatturato o ad esempio il numero di dipendenti sono parametri che i manager di alcuni aziende tedesche tengono in considerazione al momento della valutazione dei fornitori e, al di sotto di certe soglie, scartano addirittura i preventivi proposti. Questo è particolarmente sentito nel nostro Paese, composto da un tessuto di vivaci e innovative piccole medie imprese che non fanno sicuramente del numero di dipendenti il principale punto di forza. Il suggerimento in questo caso è lavorare in Network: unire le forze e fare squadra per garantire il raggiungimento di parametri minimi.

Infine, una diversità culturale: contrariamente al nostro Paese, nel quale le relazioni personali la fanno da padrone, il Paese teutonico predilige un rapporto impersonale decisamente più “freddo” e formale. Per questo risulta importante non perdersi in chiacchiere e presentarsi subito efficacemente. In questo caso, il sito web fornisce un contributo fondamentale. Anche qui il consiglio è non sottovalutare tale strumento che costituisce un vero e proprio biglietto da visita quando bisogna interfacciarsi con le imprese tedesche.

Per un report più dettagliato non perderti il numero di Giugno di Subfornitura News

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