Settore ferroviario: lavorazioni in un’unica passata

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Quando la tecnologia produce tecnologia.

Un po’ di storia

Il treno. Forse il mezzo di trasporto più noto, fin dalla sua nascita utilizzato da tutte le classi sociali, per il trasporto pressoché di ogni tipo di merce… Il moderno concetto di treno nasce con la rivoluzione industriale, anche se un trasporto simile era già in uso nelle miniere dell’antica Roma, con primitive rotaie in legno. Sarebbe più corretto definire le antiche rotaie come guide lignee, molto soggette a usura, ed è proprio per cercare di contenere il veloce deterioramento che iniziarono i primi studi ed esperimenti sui rinforzi metallici, utilizzando una sorta di fodera (strap-iron rails), comunque fragili e con necessità di frequente manutenzione. La successiva rotaia, con guida esterna per le ruote dei carrelli, racchiudeva svantaggi e vantaggi che si annullavano reciprocamente: se il vantaggio era rappresentato dalla possibilità di far viaggiare i carrelli su superfici piane e non accidentate, il difetto, grave, era l’accumulo di detriti nell’angolo interno della guida. La soluzione? Spostare la guida dalla rotaia alla ruota, facendo nascere le ruote con bordino, concettualmente molto simili a quelle dei moderni treni.

Le prime rotaie moderne erano corte, in ghisa, montate su grossi dadi di pietra che venivano annegati nel terreno, ma la fragilità della ghisa era causa di frequenti rotture per cui venne sostituita dal ferro che alla maggior resistenza a rottura accompagna una maggiore usura. La soluzione al problema fu la rotaia a doppio fungo, che veniva montata per mezzo di cunei di legno duro entro apposite piastre di fissaggio, a loro volta fissate su traversine di legno: all’usura del fungo superiore, la rotaia veniva ribaltata e rimontata. Il procedimento era però macchinoso, e quindi poco economico, quindi nacquero altre soluzioni, come le rotaie a profilo vignoles. Lo sviluppo della scienza dei materiali ha portato a sostituire il ferro, relativamente facilmente deformabile e quindi causa del limite alle velocità, con acciai via via più prestazionali, in grado di reggere alte velocità. Oggi i profili e i materiali variano in funzione delle destinazioni d’uso, limitando quindi peso e velocità massime ammissibili.

Le rotaie fanno ormai parte del paesaggio, oggetto di esaltazione e di contestazione, ma comunque con un ruolo primario nella moderna società industriale: ma la rotaia è un prodotto povero, con poca tecnologia alle spalle? Tutt’altro!

 

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