In un’era di progresso tecnologico, sono stati sviluppati nuovi e più sofisticati materiali per rispondere alle annose domande del manufacturing in termini di soluzioni più affidabili ed efficienti e a basso impatto ambientale. Nonostante la rapida evoluzione dell’industria delle materie plastiche, per molti professionisti del settore la questione sulla competitività della plastica nelle applicazioni strutturali tradizionali rimane controversa. I fornitori si concentrano quindi sull’innovazione e sui progressi delle applicazioni all’interno di formulazioni plastiche e composite che offrono un’ampia gamma di opportunità e vantaggi rispetto ai predecessori, quali alluminio, acciaio, legno e vetro. Per esempio, i materiali compositi di fibre rinforzate espandono il potenziale del comparto plastico combinando la resistenza intrinseca delle fibre con la tenuta e l’adattabilità della matrice plastica, offrendo proprietà meccaniche più resistenti che ne abilitano l’uso nelle applicazioni strutturali. Un’altra resistenza nei confronti delle materie plastiche è la fiducia riposta nelle prestazioni per le quale si esige che la plastica abbia le stesse prestazioni – o superiori – rispetto alle alternative disponibili. A questo scopo è importante sfruttare le tecnologie digitali che consentono di prevedere accuratamente le prestazioni di plastiche ingegnerizzate e schiume poliuretane. Analogamente, la stampa 3D e l’additive manufacturing hanno la possibilità di rivoluzionare il mercato spostando la produzione di massa verso una personalizzazione di massa. Tuttavia, intraprendere un processo utilizzato prevalentemente per la prototipazione e renderlo applicabile per la creazione di parti funzionali rimane una sfida. La scienza dei materiali, quindi, è sempre più fondamentale per identificare le formulazioni chimiche dei prodotti di domani.