Fendt, oversizing strategico

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Adattare componenti già sviluppati a nuove macchine è una strategia industriale che tutti cercano di seguire. Come la tedesca Fendt con il cingolato MT943 Vario, ma con un oversizing che guarda alla durata.

Evoluzione delle trasmissioni a variazione continua per macchine agricole

Quando in campo agricolo, ma non solo, si parla di trasmissione a variazione continua, si pensa immediatamente al nome Vario, trasmissione sviluppata da Fendt nel lontano 1996 che fece la sua comparsa sul 926, il primo trattore ad alta potenza al mondo con questo tipo di soluzione. L’anno successivo, il 1997, viene presentata al mercato la serie Vario della gamma Favorit. Da allora in poi il costruttore tedesco ha perfezionato e ampliato la propria offerta di queste trasmissioni sulla base di un’esperienza che, nel settore, non ha eguali.

Nel 2016 sono state oltre 250.000 le trasmissioni Vario prodotte da Fendt e, nel 2017, c’è stato un ulteriore passo avanti. In quell’anno è infatti arrivato sul mercato il Fendt Vario 1000 con potenze superiori ai 367 kW (500 CV) e una trasmissione appositamente progettata per i livelli di coppia sviluppata dal nuovo trattore. Con una trasmissione, la VarioDrive TA400, che ha portato il concetto di variazione continua non solo al moto delle ruote ma anche alla differenza di rotazione fra assale posteriore e assale anteriore.

Nel corso del 2018 la decisione strategica di iniziare a vendere con il marchio Fendt anche i trattori cingolati “ereditati” dal brand Challenger ha portato per la prima volta queste macchine a montare la trasmissione a variazione continua.

Nella logica di ottimizzazione industriale e produttiva, Fendt ha chiaramente condiviso i propri componenti fra gamme diverse di trattori con un principio fondamentale: garantire la durata nel tempo. Ma non solo. Adattare un componente già in produzione alle esigenze di una macchina profondamente diversa.

 

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