Impianti di asciugatura: come recuperare calore

Condividi

Edicola web

L’aria calda che normalmente viene espulsa dai tunnel di essiccazione, perché satura di umidità o solventi, può essere impiegata per preriscaldare l’aria pulita e fredda che servirà in un nuovo ciclo di asciugatura. Per farlo, è necessario installare un recuperatore di calore.

Asciugatura: campi di interesse

I trattamenti di lavaggio, asciugatura o essiccazione sono comuni a molti prodotti realizzati a livello industriale. Si pensi alla carrozzeria di un’automobile, che deve essere asciugata dopo la verniciatura, oppure alle riviste patinate in cui è necessario essiccare gli inchiostri. Altri casi riguardano ad esempio gli shoppers, dove sono presenti immagini e messaggi pubblicitari. Che si tratti di prodotti verniciati, rivestiti, spalmati con colla o stampati, a un certo punto del processo produttivo sarà comunque indispensabile eliminare l’acqua o i solventi in eccesso per poter poi manipolare il prodotto, imballarlo, stoccarlo e passare alla vendita o alla fase successiva della produzione. Per fare questo, vengono impiegate grandi quantità di aria calda, convogliata in appositi tunnel presenti negli impianti di asciugatura. L’aria, dopo aver asciugato il prodotto, viene evacuata tramite ventilatori e camini, poiché si riempie di solventi e umidità e quindi non può più essere utilizzata per altri cicli di asciugatura.

L’uso di tunnel di essiccazione è efficace, ma comporta dei costi rilevanti per il riscaldamento dell’aria, che possono essere ridotti con l’impiego di un recuperatore di calore. In pratica, si tratta di uno scambiatore di calore, caratterizzato da due circuiti: uno è attraversato dall’aria che deve essere espulsa, l’altro dall’aria pulita, proveniente dall’esterno. Durante il passaggio attraverso il recuperatore, la prima tipologia di aria cede parte del suo calore alla seconda, che quindi si pre-riscalda (senza che si debba sostenere alcun costo), per poi proseguire il percorso verso il sistema di riscaldamento principale e verso il tunnel di essiccazione. Al fine di garantire la pulizia dell’aria che si introduce nel tunnel, i due tipi di flusso non entrano mai in contatto quando passano attraverso lo scambiatore di calore.

 

Articoli correlati