Elogio della follia

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La decisione dei tre soci fondatori della marchigiana SDM di avviare una loro attività nel bel mezzo di una fra le crisi più drammatiche nella storia della moderna manifattura occidentale è stata vista a volte come un azzardo, ma i risultati a un decennio di distanza dicono che la scommessa ha pagato.

SDM, più forti della crisi

Clienti storici dei pacchetti di Vero Solutions che hanno iniziato a utilizzare esattamente vent’anni fa, i tre fondatori della marchigiana SDM (sede a Recanati in provincia di Macerata) sono ben forniti di competenze hi-tech e di mercato. Ma anche equipaggiati con una giusta dose di senso dell’umorismo. Perché sebbene la sigla SDM indichi chiaramente le iniziali del nome dei tre fondatori – David Cecconi, Michele Serrani, Stefano Casali – loro ne danno anche una diversa lettura. «Semo dei matti – ha detto in vernacolo a Stampi Serraniperché solo dei pazzi potevano pensare di mettersi in proprio e avviare un’attività di costruzione di stampi e stampaggio nel mezzo della crisi industriale del biennio 2008-2009».

Erano stati alcuni importanti clienti dell’officina meccanica per la quale i tre lavoravano a spingerli verso l’apertura di una nuova società. Il tempo ha dato loro ragione, ma gli inizi sono stati molto complicati, anche per via della scarsa volontà delle banche di dar loro credito. In ogni senso.

Da tre addetti si è passati ai nove attuali, in attesa di aumentare ulteriormente la forza lavoro; e da 20 all’anno le commesse sono diventate ben 160, per il 60% dovute alla ripresa del settore del bianco e per il resto soprattutto all’industria automobilistica. Senza dimenticare le occasionali lavorazioni per l’edilizia, la costruzione di macchinari, la moda.

«La diversificazione dei settori-clienti – ha continuato Serrani – ha rappresentato insieme agli investimenti in ricerca e sviluppo uno dei nostri tradizionali punti di forza. Oggi l’obiettivo è fornire ai committenti un prodotto e una gamma di servizi completi, che spazino dal taglio lamiera alla plastica e allo zama. È una politica che può dare buoni risultati. Abbiamo acquisito in questa maniera un cliente che aveva bisogno di lavorazioni di tornitura, molle in plastica, zama. E siamo riusciti a portare a casa il risultato battendo la concorrenza dei cinesi».

Fra le parole chiave della vicenda imprenditoriale di SDM c’è l’espressione collaborazione. «Cooperiamo da sempre – ha sottolineato l’intervistato – con una rete di partner sul territorio. Sei sono i più assidui e il loro ruolo si sta dimostrando molto prezioso soprattutto adesso, perché i comparti di riferimento come l’auto e gli elettrodomestici soprattutto, si fanno sempre più esigenti».

 

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