Stampi: più competitività, maggiori opportunità

Condividi

Il presidente di ISTMA World Robert Williamson è partito dall’analisi dei più recenti dati sul settore per fare il punto sullo stato di salute dell’industria internazionale degli stampi, per la quale pronostica un futuro fatto di sfide affascinanti, benché non privo di qualche incognita.

In quale direzione sta andando il comparto stampi?

«Le attrezzerie sono consapevoli della necessità di focalizzarsi sulla competitività: soluzioni innovative; metodi di produzione più efficienti e rapide; l’uso di nuovi sistemi e tecnologie. Al tempo stesso devono conservare uno know how fatto di personale qualificato ed esperto». Lo ha detto in un’intervista a Stampi Robert Williamson, dal luglio 2017 presidente della sigla di settore ISTMA World (International Special Tooling & Machining Association) che rappresenta a livello internazionale anche gli interessi dell’industria degli stampi.

Manager e imprenditore, in Sudafrica è responsabile amministrativo della società di consulenza Tooling Industry Consulting e numero uno di INTSIMBI National Tooling Initiative NPC. Deve tuttavia buona parte dei suoi successi all’ascesa di Quad Precision Engineering, da lui stesso fondata nel 1982 e divenuta un fornitore di punta dell’aerospaziale e automotive sudafricani.

Come giudicherebbe oggi le performance e l’andamento del settore stampi nel mondo?

Il mercato è nel suo complesso dominato dall’Asia, seguita dal Nord America. Gli ultimi dati disponibili mostrano che la domanda di stampi e attrezzaggi è cresciuta in tutto il pianeta e che la Cina ha assunto una posizione di leadership con una quota del 39%. Al secondo posto si trovano gli Stati Uniti, con il 20%. Fra i Paesi europei la Germania è quinta con l’8,3%. Sono aumentati nel corso dell’ultimo decennio anche gli scambi internazionali. I clienti sviluppano relazioni con nuovi fornitori in base a criteri di prossimità, riduzione dei costi e strategie produttive tali da ridimensionare il time to market dei prodotti di nuova generazione“.

Quali sono i paesi emergenti sia in termini di produzione sia in termini di consumi?

Per quel che riguarda il segmento dell’iniezione plastica non sono stati registrati significativi cambiamenti nella graduatoria dei top performer. Tanto in riferimento alla produzione quanto in relazione alla domanda sui primi tre gradini del podio si posizionano la Cina, gli Stati Uniti e il Giappone. La situazione è dovuta alla dimensione dei mercati e alle loro dinamiche, visto che numerose multinazionali hanno scelto queste nazioni come sedi per i rispettivi quartier generali mondiali. In Europa la Germania è prima per output; seguono l’Italia e il Portogallo“.

 

Articoli correlati