Meusburger: lo stampo in cattedra

Condividi

Il fornitore di portastampi e normalizzati Meusburger (www.meusburger.com) è fra i partecipanti a un’iniziativa di formazione tecnica superiore sull’iniezione plastica che coinvolge oltre venti realtà della provincia di Reggio Emilia col supporto della locale Unindustria e delle istituzioni regionali.

Ivano Parmigiani, presidente uscente di Unindustria Reggio Emilia e amministratore delegato della correggese Stampotecnica.

Al momento in cui scriviamo stanno per entrare nelle fasi finali le lezioni d’aula previste nel contesto di un programma didattico sugli stampi e la lavorazione delle materie plastiche facente capo a un progetto d’Istituto di formazione tecnica superiore (Ifts) nell’area di Reggio Emilia. Scopo dell’iniziativa, finanziata anche grazie a un bando regionale e promossa da Unindustria, è sia offrire un adeguato percorso di specializzazione post-diploma, sia garantire possibilità di ricollocamento a chi intenda intraprendere un’attività diversa da quella precedente. Per questo al termine del corso teorico è contemplato l’avvio di stage presso ognuna delle 21 aziende reggiane partecipanti. La durata del ciclo nella sua interezza è di nove mesi dei quali più di tre sono destinati alla pratica. «Il corso è totalmente orientato alla plastica – ha detto a Stampi il presidente uscente di Unindustria Reggio Emilia e amministratore delegato della correggese Stampotecnica, Ivano Parmigiani – ed è stato ideato dal nostro Gruppo Materie Plastiche che ne ha selezionati le materie di studio e i calendari in base a una scaletta precisa. È stato presentato per il tramite della nostra società di sistema CIS che si è occupata delle parti di pianificazione e del contatto con i docenti, svoltosi in base alle nostre indicazioni». Nelle lezioni sui materiali ha avuto un ruolo attivo il polo universitario di Modena e Reggio, mentre a illustrare i processi produttivi specifici sono state chiamate case fornitrici di presse, ausiliari, sistemi di stampaggio o di portastampi e normalizzati, come Meusburger. Comune denominatore è la loro vocazione alla progettazione di stampi plastica e gomma e alla costruzione di particolari stampati, per un percorso pressoché unico in Italia nel settore.

In risposta a un bisogno concreto

Nella foto, il responsabile vendite di Meusburger, Davide De Letteriis, da sempre impegnato sul fronte della formazione.

«Progetti formativi analoghi – ha proseguito Parmigianisono realizzati abitualmente nel segmento della meccatronica, per esempio. Oggi, però, sentiamo di dover rispondere a una richiesta crescente di competenze e braccia in arrivo dal panorama degli stampi. Reggio Emilia ha le carte in regola per affermarsi in qualità di distretto delle materie plastiche e della gomma grazie anche alla presenza di istituti tecnici a declinazione plasturgica e di altri che si orientano verso gli stampi. Le imprese specializzate censite sono 250, il 34% a Correggio». La domanda di professionalità tecniche legate a plastica e gomma che Unindustria e la regione intendono incentivare supera di gran lunga la disponibilità di giovani equipaggiati con una formazione all’altezza. Forse anche per questo Parmigiani ha giudicato «più che soddisfacente e incoraggiante» la riuscita del progetto e nonostante che la sua associazione sia prossima a un cambio ai vertici, è convinto che «la continuità» sia «un obiettivo chiaro». «Il format – ha commentato il responsabile vendite di Meusburger, Davide De Letteriis è inedito e interessante e altrettanto attraenti sono le prospettive di assunzione. Può essere per noi preludio a ulteriori collaborazioni, visto anche l’entusiasmo mostrato dai nostri docenti». Si è trattato di Matteo Bettati, Mattia Menzago, Gabriele Rossi, Giuseppe Romeo, Federico Lanzoni e Salvatore Pajano, oltre che del già citato De Letteriis, che ha seguito i test finali. Fra i temi trattati la suddivisione di portastampi e normalizzati, i canali caldi, classificazione e trattamenti per acciai, i micromotori e ultrasuoni, la finitura superficiale con prova pratica.

di Roberto Carminati

Articoli correlati

Come sta il manifatturiero?

Non sono certo incoraggianti i dati sul settore manifatturiero Italiano evidenziati dall’indice HCOB PMI (Purchasing Managers’ Index), un indicatore composito