La pellicola biocompatibile che dà forma all’acqua

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Una pellicola sottilissima e biodegradabile per contenere l’acqua e dargli forma: l’innovazione, realizzata dagli studiosi di diversi istituti del CNR, potrebbe rivoluzionare il mondo del packaging.

Green packaging

Il processo messo a punto dai ricercatori dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (CNR-ISASI), dell’Istituto di polimeri compositi e biomateriali (CNR-IPCB) e del Center for Advanced Biomaterials for Healthcare dell’Istituto italiano di tecnologia di Napoli (CABHC-IIIT), prevede l’utilizzo di polimeri biodegradabili e biocompatibili che si estendono istantaneamente e in modo spontaneo sulla superficie acquosa – sia essa semplice acqua o composti gelatinosi a base di acqua – racchiudendola e dandogli forma. Basta una semplice goccia del composto ideato dai ricercatori del CNR per contenere un volume d’acqua: a seconda della quantità di polimero utilizzato, la pellicola risulta più o meno spessa.

Con questo processo si è in grado, ad esempio, di realizzare vestiti su misura a prescindere dalla forma assunta dall’acqua. Il packaging, infatti, avviene sia nel caso di una goccia appoggiata su una superficie, sia nel caso di una goccia pendente da un orifizio o di un film liquido depositato all’interno di un contenitore: in quest’ultimo caso, il polimero riveste e sigilla tutta la superficie libera del pelo dell’acqua.

L’importante scoperta ottenuta dai ricercatori del CNR dovrebbe trovare larghissima applicazione in tutti quei settori che necessitano di un imballaggio biocompatibile e biodegradabile (come il comparto biomedico), ma anche nei processi industriali e ingegneristici che richiedono la manipolazione di piccoli volumi d’acqua, dal centimetro al nanometro.

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