Stagnoli: 5 buoni motivi per scegliere gli ingranaggi in POM e polichetone

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Esperta da oltre trent’anni nella progettazione e nella produzione di organi di trasmissione, Stagnoli ci illustra cinque buoni motivi per scegliere gli ingranaggi in tecnopolimero.

La ricerca di prestazioni specifiche sempre più spinte intensifica l’attività di sostituzione del metallo (meglio nota come metal replacement) in numerosi settori applicativi, fra cui automotive, medicale, aerospaziale, elettrico ed elettronico. Basti pensare che attualmente circa il 16% del peso in un veicolo è da attribuire alla plastica, e che questo dato raggiungerà almeno il 25% entro i prossimi cinque anni.

I progetti di metal replacement richiedono competenze ed esperienze pluriennali e multi-settoriali nell’intera filiera del processo partendo dalla materia prima la cui scelta appropriata garantisce la qualità del prodotto e la sicurezza del risultato.

A sinistra: il titolare Francesco Albiero; a destra: il responsabile dell’ufficio tecnico e di progettazione Davide Albiero.

Stagnoli si cala perfettamente in questo contesto perché, da oltre trent’anni, è tra i leader nella progettazione e nella produzione di organi di trasmissione in tecnopolimero. A catalogo la casa bresciana dispone di un’ampia gamma di ingranaggi cilindrici, coppie coniche, pulegge, pulegge tendicinghia, pignoni, pignoni tendicatena, giunti, cremagliere e riduttori epicicloidali in PA6 caricato con fibra di vetro, le cui caratteristiche geometriche e dimensionali si rifanno alle normative standard UNI 6773 e UNI 4760.

Un’ulteriore caratteristica vantaggiosa dei prodotti Stagnoli è la completa intercambiabilità con i rispettivi prodotti in metallo; questa peculiarotà li rende funzionali e perfettamente idonei al metal replacement in qualsiasi tipologia di applicazione già esistente. A questo si aggiunge la possibilità di customizzazione dei prodotti standard, grazie all’inserimento nella filiera produttiva di un reparto dedicato alle lavorazioni meccaniche (CNC) sui prodotti a catalogo, in particolare, tornitura e fresatura post stampaggio.

5 buone ragioni per scegliere il tecnopolimero

Ma qual è il motivo per cui scegliere un ingranaggio in tecnopolimero? Ci sono almeno cinque ragioni per farlo:
1. leggerezza: il peso specifico è quasi sei volte inferiore a quello dell’acciaio; ciò si traduce in un minore peso del componente e quindi dell’intera applicazione che si riflette sulle prestazioni e nonché sui consumi;
2. silenziosità: la natura intrinseca dei tecnopolimeri e della plastica in generale permette di smorzare la rumorosità e abbattere la trasmissione di vibrazioni;
3. autolubrificazione: la struttura molecolare garantisce un coefficiente di attrito e usura talmente basso che rende in alcuni casi superflua la lubrificazione;
4. inerzia chimica: la plastica è inerte alla maggior parte degli agenti chimici aggressivi e sostanze acquose che comportano il fenomeno dell’usura e della corrosione negli elementi metallici;
5. contenimento dei costi: il costo complessivo del componente è decisamente inferiore a un suo pari prodotto in metallo.

Sebbene tutti i tecnopolimeri offrono i medesimi vantaggi dal punto di vista macroscopico, essi non possono essere utilizzati indistintamente. Il know how maturato in oltre trent’anni di esperienza permette a Stagnoli di scegliere correttamente la tipologia di materiale più idoneo all’applicazione. Tale scelta è strettamente correlata alle condizioni al contorno e a quelle di lavoro (ambiente, temperatura, stress meccanico…) che il pezzo dovrà affrontare.

A tale proposito Stagnoli ha deciso di ampliare la sua gamma di ingranaggi cilindrici e coppie coniche a catalogo aggiungendo ulteriori due famiglie di tecnopolimero: la resina acetalica (POM-C) e il polichetone (PK).

Nuovi ingranaggi standard in resina acetalica (POM)
di Stagnoli.

Ingranaggi in POM

Il POM (poliossimetilene) è un materiale termoplastico parzialmente semicristallino che si forma durante la omo- (POM-H) o copolimerizzazione (POM-C) della formaldeide. Gli ingranaggi in POM vengono utilizzati con applicazioni che richiedono elevati regimi di rotazione e basse coppie trasmissibili; hanno inoltre una buona stabilità dimensionale dovuta principalmente a una bassa igroscopicità (basso assorbimento d’acqua) del tecnopolimero, buone proprietà di scorrimento e resistenza all’usura; sono fisiologicamente inerti (idonei al contatto con alimenti) e hanno buona resistenza a una vasta gamma di sostanze chimiche (Figura 1).

Ingranaggi in PK

I polichetoni sono composti chimici in cui sono presenti diversi gruppi chetonici. Propriamente il termine identifica dei polimeri sintetici composti da gruppi carbonilici (C=O) distanziati da altri gruppi funzionali (ad esempio alchili).

Presentano una resistenza chimica e all’idrolisi che si rilevano abitualmente solo su materiali plastici ad elevate prestazioni che si posizionano in fasce di prezzo molto più elevate, come nel caso del PEEK o del PPS; ha un basso assorbimento d’acqua che si traduce in un’ottima stabilità dimensionale, presenta un elevato effetto barriera ed un’elevata tenacità e resistenza all’impatto (Figura 2).

Gli ingranaggi in polichetone, rispetto alla serie in POM-C, possono essere utilizzati a temperature di esercizio più elevate, garantiscono una maggiore resistenza chimica e all’impatto e grazie ad un’ottima finitura superficiale riducono il cigolio che si verifica quando la resina acetalica ruota a contatto con un altro tipo di tecnopolimero.

L’utilizzo della resina acetalica nelle applicazioni che prevedono trasmissioni con ingranaggi di piccola-media dimensione è divenuto negli anni una scelta consolidata e consigliabile; se, però, l’applicazione dovesse richiedere particolari requisiti di utilizzo, come si evince dai grafici, la scelta deve ricadere su un materiale, che a parità di condizioni, garantisce maggiori proprietà; per cui la scelta dovrà ricadere sul polichetone.

Dallo scorso ottobre è disponibile a magazzino l’intera gamma di ingranaggi cilindrici e conici in POM e polichetone; gli esperti di Stagnoli sono disponibili a fornire informazioni sugli ingranaggi in POM e polichetone e a offrire consulenza sulla scelta più idonea del materiale per la specifica applicazione.

di Raffaele Mazzarella e Davide Albiero

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