Da Eichenberger un nuovo sistema per la regolazione dei sedili degli aerei

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I sedili degli aeroplani devono avere un aspetto accogliente. E, possibilmente, essere anche confortevoli e molto facili da utilizzare. Per consentire voli più economici e quindi anche più ecologici, il progetto ha la necessità di focalizzarsi non solo sulla comodità e sulla funzionalità di seduta, ma anche su peso, riduzione dello spazio, vita di servizio e qualità. Fino ad ora, le regolazioni dello schienale, della seduta e dei poggiapiedi nei sedili degli aerei sono sempre state gestite da tre meccanismi separati. Grazie a un nuovo sistema di regolazione, queste sono tutte controllate da un singolo punto centrale, utilizzando tre piccole viti a sfere Eichenberger tipo Carry di elevata precisione e robustezza.

Sfida accettata

Per ridurre i costi del cherosene, le compagnie aeree sono ogni giorno alla ricerca di soluzioni costruttive leggere per gli interni degli aeromobili. Parallelamente, il progresso tecnologico, ha portato un aumento della complessità dei sistemi, rendendo quindi necessari movimenti silenziosi negli spazi più piccoli. Ciò incide direttamente sui requisiti in termini di ambiente geometrico, dimensioni e coefficienti di carico dinamico e statico dei componenti di azionamento.

Ai sensi del capitolato di fornitura era necessario progettare tre viti a ricircolo di sfere robuste e ad alta precisione. L’esterno dei dadi ha dovuto essere adattato alle esigenze specifiche. Una sfida particolare in tale contesto è stata posta dai 10 fori ad altissima precisione (ø 1,52 mm) sulla faccia frontale delle viti a ricircolo di sfere, indispensabili per la trasmissione della forza del motore. Il metallo “vive“. Quanto possa essere “vivo” l’acciaio lo si constata in maniera evidente durante la tempra. Attraverso il processo di tempra, il metallo cambia in modo diverso a seconda della carica e perde precisione dimensionale. Non è possibile calcolare e prevedere tali variazioni. Per quanto concerne la precisione dei 10 fori nei corpi dei dadi, era pertanto indispensabile disporre di un “tocco” speciale.

Dopo cicli successivi di misura e tempra, gli sviluppatori Eichenberger (www.gewinde.ch) sono riusciti a regolare i fori secondo le dimensioni richieste. In seguito alla tempra sotto vuoto, le dimensioni delle forature ad alta precisione hanno risposto alle specifiche con una tolleranza di ± 0,015 mm. I dadi sono stati temprati secondo 59-63 HRC. Grazie all’eccellente rapporto di collaborazione con lo stabilimento di trattamento termico, è possibile produrre prototipi in modo rapido e flessibile.

I calcoli di durata vengono eseguiti immediatamente ed è possibile intervenire e reagire direttamente nel processo di produzione. Inizialmente il sito di produzione in Svizzera, ipoteticamente costoso, ha sollevato un certo scetticismo da parte del cliente. Tuttavia, la consulenza professionale, la rapida realizzazione dei prototipi e l’interessante rapporto prezzo/prestazioni sono stati convincenti. In Eichenberger il cliente è sempre al centro dell’attenzione: nell’ascolto attivo e nel porre domande, nel consigliare, nel progettare, nel collaudare, nell’ottimizzare e nel produrre. Soltanto attraverso lo scambio mirato di informazioni e di idee è possibile comprendere appieno le esigenze e realizzarle integralmente. Di conseguenza Eichenberger, consapevole dei propri punti di forza, adatta prodotti e catena del valore ai cambiamenti internazionali in continua crescita. Lo specialista delle filettature opera seguendo il motto “agire in maniera lungimirante anziché reagire“, che costituisce una componente essenziale della sua cultura aziendale. Le sue viti a ricircolo di sfere su misura trovano impiego in qualsiasi settore, dalla tecnologia medica, dall’elettrotecnica e dal settore automobilistico, passando per l’automazione, fino all’aeronautica e al settore aerospaziale.

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