Vibrazioni? No grazie

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Le vibrazioni sono causa di molti danni: ridurle il più possibile è un obbligo e oggi esistono le tecnologie per farlo.

Esiste un legame fra le richieste del mercato e le vibrazioni? Certo, forse non in maniera diretta, ma esiste. Infatti il mercato spinge verso la competitività, quindi a due situazioni parallele: il contenimento dei costi e l’incremento qualitativo generale, con la ricerca, talvolta esasperata, dei parametri di lavorazione. E proprio dai parametri tecnologici di la- vorazione nascono i problemi legati alle vibrazioni che, in forma più o meno attenuata (o più o meno violenta) sono sempre presenti quando si hanno parti in moto relativo.

Dunque, le vibrazioni sono sempre presenti nelle macchine utensili e generano, nella maggior parte dei casi, effetti indesiderati che vanno tenuti sotto controllo, in modo da non cadere in situazioni degenerative. In generale, una macchina sarà sempre soggetta a questo fenomeno data la presenza di forze motrici variabili che, più o meno marcatamente, deformano i componenti. Alla comparsa di deformazioni è associata la presenza di stati vibratori, anche sotto forma di onde sonore.

Parlando di vibrazioni

La definizione di vibrazioni parla di oscillazioni di un corpo attorno ad una posizione di equilibrio, caratterizzate dall’intensità, dalla frequenza, da direzione e verso e dalla durata nel tempo. In letteratura i termini oscillazione e vibrazione vengono spesso usati indifferentemente anche se, in realtà, possono avere connotazioni diverse tanto che si parla di oscillazione, e non di vibrazione, di un pendolo, e di corpi vibranti (e non oscillanti) che generano suoni, vibrazioni di strutture, si- ano esse edifici, costruzioni, macchine o organi di trasmissione. Il moto oscillatorio è generato da un sistema di forze, che può agire in un fluido, in un solido deformabile elastico o in un sistema di corpi che possono essere deformati o collegati fra loro mediante elementi elastici. Quando si parla di vibrazioni meccaniche, ci si riferisce a quelle relative a corpi solidi oppure a sistemi di corpi, come nel caso delle macchine utensili. Le vibrazioni sono libere quando un sistema, allontanato dalla configurazione di equilibrio, è lasciato libero di oscillare, senza che siano presenti eccitazioni esterne. In via teorica, se il sistema fosse in assenza di attrito, smorzamento o dispersione di energia, continuerebbe a vibrare all’infinito. Le vibrazioni sono forzate se il sistema è sottoposto all’azione di forzanti, cioè forze esterne o spostamenti vincolari. Un esempio quotidiano è l’automobile che procede su una strada sconnessa. Sono riconducibili a questo tipo la maggior parte delle vibrazioni. Le vibrazioni sono transitorie quando presentano un’ampiezza che varia nel tempo. Nel caso di vibrazioni libere, l’ampiezza varia fino ad annullarsi, mentre se le vibrazioni sono forzate, varia fino a raggiungere l’ampiezza della vibrazione permanete; il transitorio dipende dalle caratteristiche del sistema, per esempio dalla presenza di smorzatori, ed esiste in ogni sistema reale, sia esso in vibrazione libera o forzata.

 

 

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