La forza lavoro del futuro è ibrida e flessibile

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Alle sfide derivanti dalla digitalizzazione si aggiungono quelle più globali in materia di salute, sostenibilità ed etica, che imporranno ulteriori riflessioni sul modo di lavorare. Ecco, dunque, che IDC definisce il futuro del lavoro come un evoluzione fondamentale del modello che promuove la collaborazione uomo-macchina, abilita nuove competenze ed esperienze dei lavoratori e supporta un ambiente intelligente e dinamico senza limiti nel tempo o nello spazio fisico. Questo per far fronte a un nuovo scenario economico che richiede team dinamici, riconfigurabili e in grado di adattarsi velocemente alle mutevoli condizioni aziendali e di mercato.

Tecnologia amica

Fondamentale il ruolo delle tecnologie per sostenere i cambiamenti in atto e aspirare a una forza lavoro ancora più ibrida e flessibile, come, per esempio, spazi comuni intelligenti, per supportare in modo proattivo le diverse attività; connettività sicura; strumenti collaborativi e sicurezza e governance robuste, per citarne alcune. Proprio per questo, IDC prevede che, entro il 2023, il 75% delle grandi società si impegnerà a fornire parità tecnologica alla forza lavoro ibrida, ovvero accesso sicuro per tutti i lavoratori alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro, indipendentemente dal dispositivo e dal luogo. Pertanto, servirà molta più attenzione alla persona: le ricerche IDC, infatti, indicano che le organizzazioni con una forte vocazione all’employee experience hanno mediamente dipendenti cinque volte più coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, anche di fronte ai cambiamenti. Ecco perché, entro il 2021, IDC stima che il 65% dei professionisti includerà considerazioni sulla salute oltre a valutazioni sociali, ambientali e umanitarie nella scelta del posto di lavoro. Di conseguenza, assisteremo anche all’evoluzione dei luoghi di lavoro sia fisici che digitali, a stili di apprendimento innovativi e a un nuovo approccio alla leadership, con impatti significativi su innovazione, produttività, esperienza quotidiana e resilienza aziendale.

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