Idrogeno e materiali edilizi dalla cattura della CO2

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E se la cattura della CO2 atmosferica fosse alimentata al 100% da rinnovabili e finalizzata alla produzione di idrogeno e nuovi materiali edilizi? Su questa opzione sta lavorando
un gruppo di scienziati in Australia, presso il Center for Clean Energy Technologies and Practices della Queensland University of Technology.

Il ricercatore Olawale Oloye e il Prof. Anthony O’Mullane hanno sviluppato un processo elettrochimico di cattura e conversione dell’anidride carbonica che genera una serie di sottoprodotti interessanti.

Un metodo dal grande potenziale

La tecnica si basa sulla mineralizzazione della CO2 mediante reazione con una soluzione basica per ottenere carbonato solido. Tutto ciò può essere ottenuto impiegando una semplice fonte di calcio in acqua. L’anidride carbonica si discioglie in acqua contenente cloruro di calcio (CaCl). Quindi grazie all’applicazione dell’energia elettrica si cambia il pH a livello di uno degli elettrodi per aumentarne l’alcalinità e promuoverne la formazione di ioni carbonato. A questo punto il CaCl reagisce con gli ioni carbonato per produrre carbonato di calcio (CaCO3). Per migliorare ulteriormente l’efficienza, è stata aggiunta una sostanza chimica biodegradabile a bassa tossicità chiamata MEA. L’elemento aumenta la quantità di anidride carbonica aspirata dall’aria in acqua. La reazione di elettrolisi necessaria alla tecnica genera anche un altro prezioso sottoprodotto: idrogeno. Ciò significa che, se si alimenta il processo con elettricità rinnovabile, è possibile produrre idrogeno verde insieme al carbonato di calcio (CaCO3).

I ricercatori sono convinti che la tecnologia possa aiutare industrie ad alta intensità di emissioni come quella del cemento. Aggiungendo il processo di mineralizzazione della CO2 emessa durante la fase di macinazione del clinker, si può realizzare un sistema a circuito chiuso e ridurre una percentuale significativa della CO2 coinvolta nella produzione di cemento. Secondo i due scienziati, l’approccio potrebbe essere utilizzato per produrre altri carbonati metallici commercialmente importanti, come il carbonato di stronzio (SrCO3) e il carbonato di manganese (MnCO3).

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