Banca dati SCIP e nuovi adempimenti

Condividi

Sono al momento 211 le sostanze considerate “estremamente preoccupanti” che dal 5 gennaio 2021 ogni impresa manifatturiera è obbligata a notificare se presenti all’interno di un prodotto.

A causa della difficile situazione pandemica che l’Europa intera sta affrontando, ha forse ricevuto meno attenzione un adempimento che le aziende devono soddisfare per quanto riguarda la banca dati SCIP. Grazie ad Anima Confindustria, che raggruppa molteplici associazioni di categoria della meccanica varia e affine all’interno del sistema Confindustria e all’esperienza di Serena Pantano, rappresentante dell’Area Tecnica dell’organizzazione, è stata fatta un po’ di luce su questo tema.

SCIP è un database di informazioni su sostanze estremamente preoccupanti presenti in articoli, intesi come tali o in oggetti complessi, istituito da ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche), il cui accesso è garantito ai gestori del trattamento dei rifiuti, e su richiesta anche ai consumatori. Le sostanze “estremamente preoccupanti”, indicate con l’acronimo SVHC (Substances of Very High Concern), sono quelle sostanze che hanno effetti molto gravi e spesso irreversibili sull’uomo e sull’ambiente, come le sostanze Cancerogene (C), Mutagene (M) o tossiche per la Riproduzione (R).

Su richiesta della Commissione europea, uno stato membro o l’ECHA possono proporre una sostanza da identificare come estremamente preoccupante. Se la sostanza viene identificata come tale, viene aggiunta all’elenco delle sostanze candidate.

In questo momento l’elenco contiene 211 sostanze, tra cui il piombo, ma la lista è destinata ad allungarsi perché vengono fatti due aggiornamenti all’anno.

È scattato l’obbligo di notifica

A partire dal 5 Gennaio 2021 è diventata obbligatoria la notifica SCIP da parte dei fornitori di articoli che contengono SVHC presenti nella Candidate list dell’ECHA in una concentrazione superiore a 0,1% peso su peso dell’articolo. In pratica da dopo il 5 gennaio di quest’anno, se le sostanze presenti in un articolo in quanto tale o in un oggetto complesso immesso sul mercato dell’Ue in una concentrazione superiore allo 0,1% p/p vengono aggiunte alla Candidate list, il fornitore di tale articolo deve presentare una nuova notifica SCIP o aggiornare una notifica presentata in precedenza per tale articolo, soprattutto quando l’articolo viene immesso sul mercato dell’Ue per la prima volta dopo l’inclusione della sostanza nell’elenco delle sostanze candidate.

Gli obiettivi della banca dati SCIP sono essenzialmente quattro:
1. approfondire la conoscenza delle sostanze chimiche pericolose contenute in articoli e prodotti lungo il loro intero ciclo di vita, anche nella fase in cui diventano rifiuti;
2. ridurre le sostanze perico lose contenute nei rifiuti;
3. incoraggiare la sostituzione di tali sostanze con alternative più sicure;
4. contribuire ad una migliore economia circolare.

 

Articoli correlati