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Marco Lombardi

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Ilmec, azienda di Osimo specializzata nella tornitura automatica di minuteria metallica, ha installato due torni plurimandrino Tornos Multiswiss.

Da sempre, la subfornitura italiana è un settore di eccellenza della nostra industria meccanica. Il prodotto dei nostri contoterzisti ha saputo primeggiare sui mercati per qualità, competitività e flessibilità dell’offerta, fino a porsi come interlocutore privilegiato sui mercati mondiali e diventare fornitore strategico in numerosi comparti industriali.

Un distretto industriale florido della subfornitura meccanica è quello delle Marche: fra le colline che punteggiano il paesaggio dell’entroterra marchigiano sorgono numerose realtà affermate e innovative che offrono particolari meccanici realizzati a disegno, lavorando il metallo con quell’inventiva, quella capacità tutta italiana di valorizzare il lavoro, unendo mente e mani, per dare vita al materiale grezzo, ricavandone manufatti a più alto valore aggiunto.

Siamo andati a Osimo, per visitare la Ilmec, una realtà che esemplifica nel modo migliore la tradizione e le competenze che abbiamo descritto.

Azienda nata vent’anni fa, Ilmec ha visto una rapida evoluzione, che l’ha portata, a oggi, ad avere 25 dipendenti, con un parco macchine formato da 35 centri di tornitura, fra macchine a fantina mobile, a testa fissa e recentemente plurimandrino, che lavorano con passaggi barra fino a 51 mm di diametro.

A fianco della tornitura, Ilmec offre la rettifica, con nove macchine e completa la sua offerta con un reparto trattamenti termici, uno di lavaggio a ultrasuoni e finitura superficiale, equipaggiato con burattatrici e sabbiatrici. Il tutto facente capo a una moderna e attrezzata sala metrologica, che assicura e controlla la qualità del prodotto finito.

Già, la qualità: i fratelli Paolo e Francesco Cardinali non fanno mistero di tenerci moltissimo. In particolare, è Paolo Cardinali a spiegarci cosa significa qualità in Ilmec: «Ho iniziato a occuparmi di qualità fin dalle mie prime esperienze lavorative e per me la qualità è tutto. La qualità è l’obiettivo in Ilmec e in base a essa e al suo raggiungimento si scelgono le tecnologie, le macchine e le procedure da implementare. Il lotto di pezzi – continua Paolo Cardinali – deve uscire come da disegno, conforme alle specifiche del cliente, nei tempi e nei costi concordati. Tutto il resto viene dopo».

Una qualità particolarmente apprezzata, visto che Ilmec può vantare un parco clienti di tutto rispetto in svariati settori industriali: dagli elettrodomestici all’elettronica, dall’automotive all’idraulica, dall’automazione all’elettronica.

L’azienda di Osimo, col tempo, si è specializzata nella realizzazione di alberini per piccoli motori elettrici, fino alla taglia micro.

Si tratta di tutti quei motori che azionano varie componenti all’interno di macchine, impianti, elettrodomestici, autovetture e così via.

Materiali difficili

La lavorazione di alberini pone l’accento su una delle caratteristiche tecnologiche di Ilmec: una certa confidenza con i materiali, anche ostici, da lavorare.

Un alberino motore è infatti una componente non solo con tolleranze piuttosto strette di accoppiamento e di finitura superficiale, ma anche sollecitata a flessione e a torsione durante l’esercizio.

Di qui la necessità di usare materiali duri, acciai da bonifica, o da cementazione, che mettono senz’altro alla prova le macchine e gli uomini di Ilmec.

Senza contare che molti altri componenti realizzati nell’azienda marchigiana, destinati ad altri mercati, sono realizzati in acciaio inossidabili: materiale notoriamente non facile, a causa del truciolo “pastoso” che forma e delle frequenti bave di riporto.

A questi materiali, si affiancano poi i più comuni, quali i semplici acciai al carbonio, gli ottoni e l’alluminio.

L’obbligo della flessibilità

Quella dei materiali non è l’unica variabile che Ilmec deve gestire: come molti contoterzisti, anche Ilmec ha ormai a che fare con lotti sempre più variabili anche per forma, disegno, materiali e numero di pezzi.

Il tutto senza rinunciare alla competitività in termini di tempi di produzione e di consegna, nonché di costi.

Come spiega Paolo Cardinali: «Lotti medio-piccoli, intorno ai 10.000 pezzi, una volta erano inusuali, mentre oggi osserviamo che sono sempre più frequenti».

Serve flessibilità, serve la capacità di individuare le giuste tecnologie. Per questo motivo i fratelli Cardinali hanno fatto una scelta che, in breve, si è tramutata in un importante investimento: i torni plurimandrino MULTISWISS di Tornos.

La soluzione Tornos

L’anno scorso Ilmec ha installato presso la sua sede due macchine plurimandrino della Tornos, in particolare, due Multiswiss 8×26. Si tratta di torni dotati di otto mandrini e otto slitte, ciascuna in grado di alloggiare fino a tre utensili. I mandrini da 11 kW sono azionati da motori sincroni, offrono una coppia di 16.1 Nm, possono operare in modo indipendente e sono tutti dotati di asse C.

Le due macchine Tornos lavorano presidiate da un solo operatore, grazie alla loro affidabilità e alla ridotta usura utensile, che deriva dalla particolare concezione dei mandrini.

È Daniele Piovan, responsabile assistenza plurimandrino Tornos a spiegarci meglio questa caratteristica tecnica: «I ridotti livelli di usura sono stati ottenuti grazie al sostentamento idrostatico dei mandrini. La linea mandrino non ha la classica struttura basata su cuscinetti dedicati posizionati alle estremità del mandrino, ma un pistone, collocato anteriormente, scorre all’interno di un cilindro; la camera fra cilindro e pistone è piena di olio idraulico in pressione ed è questo meato di fluido idraulico che assorbe e smorza le vibrazioni».

In pratica la soluzione Tornos vede la trasposizione sui mandrini del Multiswiss del concetto delle guide idrostatiche, comune sulle frese-alesatrici di grandi dimensioni.

Altro elemento che riduce le vibrazioni e assicura una maggiore precisione di posizionamento è l’azionamento del tamburo del plurimandrino, basato su un motore torque e non sulla classica corona Hirth.

Soluzioni e configurazioni ad hoc

Perché la scelta per un nuovo investimento di macchine utensili in Ilmec è infine caduta sui Multiswiss Tornos? Ce lo spiega Francesco Cardinali: «Quando abbiamo visto il plurimandrino Tornos abbiamo subito capito che è un concentrato delle tecnologie che facevano al caso nostro».

È Carlo Rolle, Amministratore Delegato di Tornos Italia a spiegarci la filosofia del plurimandrino made in Switzerland: «Multiswiss viene offerta con una vastissima gamma di accessori, dandoci la possibilità di “vestire” la macchina nel modo più consono alle specifiche esigenze produttive dell’utilizzatore. Una macchina a “geometria variabile” che è sempre grado di adottare la configurazione più idonea».

È Paolo Cardinali che ci spiega quali erano le esigenze di Ilmec: «Spesso ci troviamo a dover produrre alberini lunghi, vale a dire con un rapporto fra lunghezza e diametro tale da rischiare di avere eccessive sollecitazioni a flessione se lavorassimo questi alberini serrandoli all’estremità in modo tradizionale. Invece – prosegue Paolo Cardinali – la Multiswiss non ha un caricatore che spinge la barra, ma un sistema idraulico che fa avanzare il mandrino, una pinza, sempre idraulica serra il pezzo e a questo punto il mandrino arretra, come in un tornio a fantina mobile. Tornos ha fatto una modifica che ci permette di avanzare con il mandrino non solo per tutta la lunghezza del pezzo, ma per segmenti successivi. Quando il pezzo è troppo lungo lo si alimenta in due o più fasi successive per riarmarlo fino alla sua lunghezza totale. In pratica – conclude Paolo Cardinali – in ogni posizione il mandrino può aprire la pinza e ri-alimentare».

Integrazione e Industria 4.0

Un altro elemento importante, che ha convinto i responsabili della Ilmec riguardo al Tornos Multiswiss è la sua facilità di integrazione in un ambiente di produzione digitalizzato.

Visitando i reparti produttivi dell’azienda marchigiana si notano i grandi pannelli che riportano lo status delle macchine connesse in rete, il tutto coordinato e tenuto sotto controllo da un software di gestione della commessa che non solo tiene tracciate le macchine, ma fornisce report sullo stato di avanzamento della commessa e calcola i relativi indicatori (KPI – Key Performance Indicator) di efficienza.

Particolarmente apprezzato da Francesco Cardinali il software TB Deco di Tornos, che permette di elaborare i cicli di lavoro della macchina anche da remoto. Come ci racconta lo stesso Francesco Cardinali: «con TB Deco non devo più stare necessariamente a bordo macchina per programmare il Multiswiss, posso farlo anche da casa mia, con un semplice tablet, risparmiando tanto tempo».

Una comodità che rispecchia lo studio ergonomico fatto dai progettisti Tornos, come ci spiega Daniele Piovan: «Tornos si è concentrata nel ridisegnare la macchina in modo da essere accessibile, comoda per l’operatore che lavora in posizione frontale rispetto alla macchina e da lì può fare tutto il settaggio. Anche lo smontaggio e la regolazione delle pinze vengono svolte nella medesima posizione. Tutto il design è stato studiato in chiave ergonomica, per avere una macchina pulita e piacevole da utilizzare».

Servizio e assistenza

Un altro punto di forza di Tornos, secondo i fratelli Cardinali, è il servizio di assistenza. Come dice Paolo Cardinali: «apprezziamo il loro modo di lavorare: spesso basta una telefonata a un tecnico per avere tutti i ragguagli necessari, analogamente anche le procedure per ordinare un ricambio sono molto agili e snelle».

Da sinistra a destra, Francesco e Paolo Cardinali, Carlo Rolle l’amministratore delegato di Tornos Italia e Daniele Piovan responsabile assistenza plurimandrino Tornos.

Verso il futuro

Ilmec è un’azienda che si presenta in modo decisamente convincente e moderno. La digitalizzazione della produzione, così come la metrologia e l’assicurazione qualità sono perseguite in modo costante e metodico, al punto che molti suoi clienti concedono il free-pass d’ingresso, vale a dire l’accettazione diretta dei pezzi, senza verifiche e controlli, in conformità alla norma ISO 9001.

L’azienda è ordinata e ben organizzata e questa sensazione è aumentata anche dalla pulizia che si può osservare: l’aria è filtrata in modo che non si formino nebbie oleose, l’olio intero usato nelle lavorazioni è gestito in modo corretto e organizzato. Le barre di metallo grezzo sono gestite da un magazzino automatico di recente installazione.

Il personale viene motivato anche con la frequente erogazione di corsi di formazione per aumentarne la competenza e la professionalità.

Ilmec è  un’azienda che ha un’idea chiara del futuro ed è ben decisa a realizzarlo.

Lasciamo la parola a Carlo Rolle per un ultimo commento: «Ilmec è uno di quei clienti che mi rendono felice perché si riesce a stabilire non solo un rapporto contrattuale e commerciale, ma una vera e propria partnership, dove si discutono e si definiscono nuove soluzioni tecnologiche, in un rapporto di stima e di fiducia. Queste sono le basi per costruire un futuro condiviso e sicuro».

La Ilmec di Osimo

Ilmec nasce nel 2002, come azienda specializzata nella lavorazione conto terzi di minuterie metalliche tornite. Oggi l’azienda può contare su 35 centri di tornitura fra fantine mobili, testa fissa e plurimandrino. Completano le potenzialità produttive dell’azienda 9 rettificatrici, un reparto finiture superficiali, un reparto trattamenti termici e una ben equipaggiata sala metrologica.

Qualità e innovazione sono le parole d’ordine di Ilmec; valori aziendali messi costantemente in pratica e che hanno portato l’azienda di Osimo a sviluppare partnership con numerose e affermate realtà industriali di prim’ordine, in svariati settori, dagli elettrodomestici all’elettronica, dall’automotive all’idraulica, dall’automazione all’elettronica.

Specializzazione e qualità

Ilmec può vantare un parco clienti di tutto rispetto in svariati settori industriali: dagli elettrodomestici all’elettronica, dall’automotive all’idraulica, dall’automazione all’elettronica. L’azienda di Osimo, col tempo, si è specializzata nella realizzazione di alberini per piccoli motori elettrici, fino alla taglia micro.

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