Ripresa ed efficienza

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Un momento storico senza eguali che mostra chiari segni di ripresa. E’ fondamentale mantenere alti i livelli di efficienza per non perdere in competitività e… cavalcare la ripartenza.

Esiste una formula “magica” che aiuti a generare efficienza? Certamente no. E se anche esistesse non sarebbe del tipo general purpose, cioè versatile, adatta a vari impieghi, ma non specializzata su specifiche esigenze. In effetti l’efficienza va costruita, si potrebbe dire “caso per caso”, anche se esistono delle strategie che aiutano ad essere efficienti.

Per esempio la standardizzazione o l’automazione sono un grande aiuto, ma sia nell’uno che nell’altro caso, la loro introduzione deve essere fatta in maniera oculata, avendo ben chiaro che non sono la panacea di alcun male ma che, al contrario, possono essere causa di criticità se non viste come parte integrante di un generale processo evolutivo.

Lo stato dell’arte

Come sta andando il comparto della fonderia e dei pressofusi? Il trend attuale, un po’ come per tutto il manifatturiero, sta dando interessanti segnali di ripresa, anche se il mercato si sta muovendo a velocità diverse, a seconda dei settori. Alcuni problemi sono però trasversali a tutte le industrie:
• Tensione sui prezzi in alcuni segmenti
• Mancanza di informazioni dal mercato
• Tempi di consegna ristretti
• Aumento dei costi delle materie prime e dei componenti

Secondo indagini indipendenti, quasi il 90% delle realtà che operano nel settore
stampi sono fortemente preoccupate per i rischi connessi all’approvvigionamento e all’incertezza sui costi delle materie prime, anche se c’è in atto una ripresa importante. E’ indispensabile che questa ripresa si consolidi nel tempo e, perché questo avvenga, è necessario guardare al futuro con attenzione, attuando tutte le misure necessarie per consolidare il vantaggio competitivo, specialmente nei confronti di quei mercati storicamente fortemente efficienti, come, per esempio, quello tedesco.

Nonostante il buon andamento del settore, che, ad oggi, ha registrato un +32%, rispetto al 2020, anche per le fonderie il clima è più di preoccupazione, che di cauto ottimismo, in particolare per la situazione legata all’impennata dei costi delle materie prime, oltre che alla difficoltà di approvvigionamento. Ma non solo: come è ormai sulla bocca di tutti, nelle ultime settimane l’imprevedibile aumento del costo dell’approvvigionamento energetico sta ulteriormente agitando le acque, scatenando preoccupazioni aggiuntive. Un’altra nota che in realtà è trasversale a tutto il manifatturiero italiano è la situazione del comparto che fa riferimento all’automotive: da diversi anni oggetto di attenzione a causa transizione verso la mobilità elettrica o ibrida, oggi risulta ulteriormente penalizzato dalla crisi dei semiconduttori, che causa rallentamenti e blocchi alle linee produttive, ripercuotendosi su tutto ciò che sta a monte, vedi prodotti di fonderia e pressofusi.

 

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