Utensili in piegatura: “uno per tutti e tutti per uno”

Emiliano Corrieri

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Spesso in azienda la parola “utensili” fa rima esclusivamente con “costi”. Il risultato è che in piegatura ce ne sono sempre meno di quanti servirebbero e non bastano mai per tutti Eppure alcuni semplici accorgimenti sarebbero sufficienti per facilitare quel cambio di mentalità che ridurrebbe sprechi di tempo e inefficienze.

Quante volte umanamente concentriamo la nostra attenzione sulle cose meno importanti ma dannatamente più evidenti?

Quante volte ci si accanisce contro i dettagli con l’effetto di cercare le soluzioni ai problemi in maniera inefficace?

Le aziende, entità che è sempre bene ricordare, sono fatte dalle persone, questa umana tendenza si traduce spesso e volentieri nell’accanimento verso il “costo vivo”.

La formazione costa, le macchine costano, il personale costa e, soprattutto in piegatura… gli utensili costano!

La lista potrebbe benissimo essere pressoché infinita, ma concentriamoci maggiormente su questi ultimi.

Non è difficile imbattersi in aziende dove negli anni il lavoro è aumentato e, di conseguenza, le macchine e gli operatori, ma le matrici e i punzoni sono sempre troppo pochi.

In alcuni casi limite, addirittura, si possono incontrare titolari o responsabili che da un lato pretendono qualità ineccepibile, dall’altro che le macchine nascano e muoiano con lo stesso equipaggiamento di utensili.

Il perché è ovvio e già detto: gli utensili costano!

Ora: quanti di noi accetterebbero di buon grado l’obbligo di indossare un unico paio di scarpe per tutta l’età adulta?

Indipendentemente dai percorsi da effettuare e, soprattutto, indipendentemente dall’usura.

Ridicolo, vero? Eppure la metafora non è troppo distante.

Nelle aziende in cui si pensa all’utensile per la piegatura come un costo e non un valore i danni economici possono essere alti e non facilmente calcolabili.

di Emiliano Corrieri

 

 

 

 

 

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