Rollon, in linea con le previsioni. Anzi oltre

Roberto Carminati

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La multinazionale degli attuatori e guide, Rollon, presenta un’istantanea dei passi avanti compiuti soprattutto negli ultimi anni e, con particolare attenzione alle operazioni che interessano da vicino il nostro Paese, anticipato alcune delle possibili direttrici della sua evoluzione futura.

Lo sviluppo di Rollon in Italia è stato tanto deciso e prorompente da far sì che né gli spazi sinora occupati presso il quartier generale di Vimercate (MB) né quelli della vicina Arcore (MB) siano sufficienti a ospitare i macchinari e gli addetti che l’azienda sta già provvedendo ad acquisire e ad assumere.

Così, la società che dal 2018 è stata acquisita dal gruppo nordamericano Timken, sta completando la realizzazione e l’allestimento, ad Agrate Brianza (MB), di un nuovo sito produttivo da 5.000 metri quadri dove trasferirà nuove tecnologie al ritmo di tre macchine utensili la settimana.

Tuttavia questo non significa che gli altri e più datati poli resteranno a guardare.

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Rüdiger Knevels, CEO del Gruppo Rollon: «Rollon mira a diventare il fornitore leader per i prodotti customizzati di moto lineare e per i servizi digitali, impegnandosi attraverso un approccio innovativo e sostenibile».

Infatti, la stessa sede di Vimercate è al centro del processo evolutivo in corso e a sua volta interessata dal costante arricchimento del parco-macchinari disponibile.

Nel nostro Paese il fornitore globale di guide lineari o telescopiche e di attuatori – attivo nel ferroviario e aerospaziale, nel medicale e nella logistica – ha vissuto un autentico boom a partire dalla metà del decennio scorso.

Basti pensare che alle dipendenze di Rollon Spa operavano 295 persone nel 2016; oggi sono 477.

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Stefano Zecchinato, COO e Direttore di Rollon S.p.A.: «Uno dei passaggi importanti verso l’inaugurazione dei nuovi ambienti produttivi di Agrate Brianza è rappresentato dal trasferimento delle due linee preesistenti di tempra».

L’escalation, che nel mondo si è tradotta con il raggiungimento di una forza-lavoro superiore alle 750 unità, è stata trainata soprattutto da una lungimirante politica di espansione per linee esterne.

Fra i momenti chiave di questa strategia, si ricorda l’incorporazione della statunitense Intelligent Machine Solutions, Inc. (iMS), produttrice di attuatori e portali in acciaio il cui business è complementare a quello della stessa Rollon.

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Roberto Toniolo, Direttore Marketing del Gruppo Rollon.

Più in generale, fra il 2011 e il 2022 le fusioni sono state sette – sei nella Penisola e un’altra in Germania – e hanno sempre avuto per oggetto realtà in grado di completare la proposta del marchio con i loro prodotti speciali.

Piano di resilienza Rollon

Di tutto questo hanno parlato nel corso di un recente evento ad hoc il CEO Rüdiger Knevels, il COO Stefano Zecchinato e branch manager della sede di Vimercate e il chief marketing officer Roberto Toniolo.

Sottolineando come le guide lineari di Rollon abbiano goduto di un tasso di crescita superiore alle medie anche nel corso del 2020 segnato dall’emergenza della pandemia, i tre hanno posto l’accento sulla centralità delle attività italiane per il successo nel mondo.

È infatti qui che, oltre che negli Stati Uniti e specificamente in Michigan, ha luogo la maggior parte delle attività di ricerca e prototipazione.

Al contrario, la natura strategica importante dei centri presenti in Germania, Cina e nuovamente negli USA, risiede nelle prerogative di localizzazione e personalizzazione dei prodotti.

A Vimercate si svolgono operazioni di raddrizzatura, zincatura e lavorazioni meccaniche di foratura, si gestiscono 150 mila codici di prodotto e si sfornano 60 mila pezzi al mese.

Già protagonista negli ambiti dell’assemblaggio e della logistica, l’India sta invece guadagnando terreno in qualità di mercato di sbocco.

Knevels ne ha, infatti, evidenziato l’impegno e la mole di investimenti in settori della massima attrattiva come la già citata industria ferroviaria e del trasporto pubblico a 360 gradi.

Lo stesso può dirsi del Giappone, scenario quanto mai competitivo e sfidante entro il quale Rollon può però giocare da primattrice in virtù della qualità distintiva delle sue soluzioni.

Ripercorrendo il cammino intrapreso dalla multinazionale negli ultimi anni, Knevels ha parlato di una volontà di «dimostrarsi resilienti rispetto alle crisi» della quale le nude cifre danno una fedele testimonianza.

Giunta a fatturare 118 milioni nel 2019, l’azienda ha inevitabilmente subito i contraccolpi del Covid-19 scendendo a 106 (-9%) nel 2020.

Ha resistito però meglio della concorrenza, visto che il mercato di riferimento è arrivato nello stesso anno a perdere il 30% del volume d’affari.

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Guida lineare Compact Rail Plus

Di lì, il rilancio è stato ininterrotto e l’ha portata prima a toccare quota 131 milioni nel 2021 e, ancor più significativo, a prevedere per la fine del 2022 l’approdo a 157 milioni.

Autonomi nelle scelte, vicini alla clientela

«Portare valore aggiunto ai clienti grazie all’ampliamento del portfolio dei prodotti e servizi» è l’altro grande obiettivo del costruttore, secondo Knevels.

E questi ha poi ribattuto sul tasto della crucialità delle operazioni di M&A che Rollon, nella sua veste di divisione “linear motion” di Timken, conduce in prima persona e forte, perciò, di larghissimi margini di indipendenza e di autonomia.

Alla chiusura del primo semestre il suo business risultava composto al 34% dalla realizzazione e distribuzione di guide telescopiche; al 41% dalle guide lineari.

Minore il peso degli attuatori (15%) e delle linee a essi dedicate (7%) che a detta del management sono tuttavia in possesso di ottime prospettive.

Perché possano tramutarsi in realtà, è decisivo premere sull’acceleratore dell’R&D, al tempo stesso consolidando il presidio di alcuni panorami strategici.

Il traguardo è conseguire un posizionamento di primissimo piano nei summenzionati segmenti dell’aerospazio e del trasporto-passeggeri, della movimentazione merci e del medicale, valorizzando appieno anche il catalogo di iMS.

È pronto un piano di espansione in Cina e negli Stati Uniti, accompagnato dall’implementazione di inedite applicazioni ERP e iniziative online, con una piattaforma di recente ideazione.

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Guida lineare Compact Rail Plus (esploso).

L’idea è promuovere una sempre crescente vicinanza ai clienti ovunque essi si trovino, sulle guide lineari e non solo; sui mercati tradizionali e non solo.

Un fronte interessante e potenzialmente redditizio è infatti quello del machinery, specie per gli attuatori e a maggior ragione se indirizzato al food & beverage.

Unico punto di domanda è la sua ciclicità: ma Rollon punta sulla capacità di servire con il suo mix di prodotti un vasto ventaglio di utilizzatori finali, controbilanciando i cali dell’uno con gli incrementi di un altro.

È un percorso razionale, che non prevede magari exploit di fatturato clamorosi; ma evita le cadute.

Nuovi spazi, nuove sfide

Opinione del COO Stefano Zecchinato è che «uno dei passaggi importanti verso l’inaugurazione dei nuovi ambienti produttivi di Agrate Brianza sia rappresentato dal trasferimento delle due linee preesistenti di tempra, in attesa dell’acquisizione di una terza linea.

Conseguenza della mossa è la ridefinizione del layout dei reparti di Vimercate, con l’obiettivo di razionalizzare lo sfruttamento delle superfici qui disponibili».

Altre sono però le tematiche scottanti con le quali fare i conti oggi a cominciare dalla crisi – fra sovraccosti e scarsa reperibilità – di talune materie prime.

Entrambe, come osservato dall’amministratore delegato Rüdiger Knevels, presentano altrettante sfide, cui Rollon ha cercato (con un certo successo) di replicare tempestivamente.

Produzione presso quartier generale Rollon di Vimercate.

Si è deciso di incrementare gli stock e le aree a essi riservati, al primo sentore di crisi.

E se le criticità riguardano l’acciaio, ebbene si è provveduto a identificare, già dal settembre dello scorso anno, dei canali di fornitura alternativi a quelli delle belligeranti Ucraina e Russia.

L’auspicio, confortato dalle analisi, è che materiali come il rottame metallico e l’alluminio possano interrompere la corsa al rialzo dei prezzi che ne ha contrassegnato il recente andamento.

Detto questo, la principale problematica con la quale ci si è dovuti confrontare è – per fortuna, verrebbe da dire – quella dell’aumento della domanda, cui talora è stato complicato rispondere rapidamente.

Di qui è nato il bisogno di investire negli stabilimenti, nelle tecnologie e nei macchinari, scontando anche gli ostacoli rappresentati attualmente dall’impennata dei tempi e dei costi di trasporto.

D’altra parte, i budget stanziati (nove milioni quelli preventivati per il 2022) sono inevitabili per un produttore presso il quale una sola linea di tempra è lunga oltre 60 metri e richiede una spesa pari a due milioni di euro.

Ma sono anche forieri di ritorni: i controlli eseguiti abitualmente sulle guide utilizzate dalle grandi metropolitane di tutto il pianeta ne certificano una durata di oltre trent’anni e sono il frutto di una sperimentazione fatta da milioni di cicli di test portati avanti in un laboratorio a essi riservato. Il gioco vale la candela.

A Vimercate, dove si svolgono anche operazioni di raddrizzatura e zincatura e lavorazioni meccaniche di foratura, si gestiscono 150 mila codici di prodotto e si sfornano 60 mila pezzi al mese, per un peso complessivo di 120 tonnellate e per un milione di prodotti finiti ogni anno.

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