Cent’anni… di leggerezza: il magnesio

TOMMASI

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magnesio

L’impiego ingegneristico delle leghe di magnesio ha superato i 100 anni: leggerezza, bassa densità, unite a un buon modulo elastico e a un’elevata resistenza specifica, le rendono decisamente attrattive.

Il magnesio allo stato puro non offre caratteristiche tali da renderlo idoneo a un impiego industriale, motivo per cui viene legato con altri elementi, in modo da raggiungere determinate caratteristiche e, in particolare, un elevato rapporto resistenza-peso.

In generale, le leghe di magnesio sono caratterizzate da una ottima colabilità e da una buona lavorabilità alle macchine utensili; grazie alla buona stabilità dimensionale, il ritiro è costante durante tutto il processo di solidificazione e lo stress da ritiro è praticamente assente. Queste caratteristiche, e la buona resistenza in ambienti e temperature differenti, rendono questi materiali particolarmente attrattivi, in particolare per il comparto dell’automotive e per quello aerospaziale. Il peso ridotto permette di contenere considerevolmente i consumi e le emissioni: si è stimato che “la riduzione del peso dell’aeromobile di 1 Kg comporti un risparmio, nella vita utile del velivolo, di circa 1 t di carburante” (Gualtiero A.N. Valeri – Modena, ottobre 2009).

Il magnesio ha anche ottime capacità di smorzamento delle vibrazioni, quindi, dal punto di vista dell’inquinamento acustico, abbatte il rumore prodotto dal moto relativo dei componenti meccanici, oltre naturalmente ad aumentare la vita utile delle macchine stesse. Ma il magnesio ha anche ottime capacità di schermatura elettro-magnetiche e in radiofrequenza e, nota non trascurabile, è riciclabile, tanto da essere considerato un materiale dalla durata infinita.

L’interesse industriale e il vantaggio per l’ambiente

Si dice magnesio, ma, più propriamente, si dovrebbe sempre dire leghe di magnesio, e sono appunto queste ultime che stanno diffondendosi con una crescita di tipo esponenziale.

L’elevata reattività del magnesio, che rende i suoi sali particolarmente stabili e difficili da scindere, ne hanno a lungo decretato la difficoltà di impiego, tanto che solo recentemente viene considerato idoneo alla produzione anche di oggetti di largo consumo. Infatti, caduta la segretezza legata agli impieghi militari del periodo bellico, e in considerazione dell’individuazione e degli sviluppi dei processi produttivi, che vedono un interessante contrazione dei costi, le leghe di magnesio sono diventate protagoniste indiscusse dell’industria meccanica in generale, con eccellenze in alcuni settori merceologici.

Fino a qualche anno fa l’utilizzo del magnesio è stato limitato alla produzione di componenti per l’industria elettronica e degli utensili professionali portatili.

Le leghe di magnesio trovano oggi largo impiego nell’industria automobilistica, aprendo prospettive di mercato sempre più ampie, soprattutto quando sono richieste leggerezza e performance elevate. Non va poi dimenticato che il magnesio è un materiale completamente riciclabile, biocompatibile al contatto umano e pertanto “ecologico”, un aspetto che sempre più favorirà il suo utilizzo. È ormai ipotesi ampiamente diffusa che il magnesio e le sue leghe si dimostreranno un’interessante opportunità in crescenti applicazioni per l’industria del futuro.

 

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