I vantaggi delle microcapsule a cambiamento di fase

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Nuovi passi avanti per l’accumulo solare termico di lungo periodo sono stati compiuti ancora una volta grazie ai materiali a cambiamento di fase (Phase Change Material – PCM), sostanze che assorbono e rilasciano grandi quantità di calore latente quando attraversano un cambiamento del loro stato fisico.

Poco conosciuti dal grande pubblico, i PCM vantano già diverse applicazioni commerciali. Ma il mercato potenziale è ancora più ampio e va dalle batterie ai tessuti hi-tech passando per le grandi centrali elettriche e i sistemi di climatizzazione degli edifici. Una delle idee più promettenti? Impiegarli in impianti di riscaldamento e raffrescamento alimentati dall’energia solare. Negli ultimi anni, ad esempio, è stato dimostrato come un sistema di raffreddamento basato su materiali a cambiamento di fase e calore solare possa ridurre in maniera importante la temperatura ambiente.

Piccoli progressi

Ma la strada tra il laboratorio e il mercato è ancora lunga. A livello pratico, infatti, i PCM soffrono di perdite e problemi di corrosione, mostrando anche scarse proprietà di trasferimento del calore a causa della bassa conduttività termica. Per risolvere questi ostacoli tecnici, un approccio diffuso consiste nell’incapsulare tali materiali assieme a riempitivi ad alta conduttività in maniera da proteggerli dagli effetti di luce, calore, umidità e ossigeno e migliorare il trasferimento di calore.

Un team di ricercatori della Shanghai Polytechnic University è riuscito a migliorare ulteriormente la conversione fototermica e la conduttività termica utilizzando una nuova ricetta per le loro microcapsule.

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