Zone economiche speciali | Arriva la proroga

Simone Finotti

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Zone economiche speciali: la Legge di Bilancio 2023 proroga al 31 dicembre il credito d’imposta per investimenti nelle Zes. Provvede di conseguenza alla copertura degli oneri per il 2023 (indicati in 65,2 milioni) che viene posta a carico delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) relativamente al ciclo di programmazione 2021-2027.

Gli interventi ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi, anche mediante sottoscrizione di contratti di leasing, destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e zone delle regioni Abruzzo e Molise, facenti parte di un investimento iniziale che rientri nelle seguenti categorie: realizzazione di un nuovo stabilimento; ampliamento di uno stabilimento esistente; diversificazione della produzione di uno stabilimento; trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente; riattivazione di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquistato.

Le agevolazioni

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a: 3 milioni di euro per le piccole imprese; 10 milioni di euro per le medie imprese; 15 milioni di euro per le grandi imprese. Per le strutture produttive ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese;

Per le strutture produttive situate nelle zone delle regioni Abruzzo e Molise:

  • 30% per le piccole imprese;
  • 20% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Scadenza: 31 dicembre 2023

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