Interazioni uomo-robot più sicure

Giulia Gorgazzi

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Il Japan Advanced Institute of Science and Technology (JAIST) ha sviluppato ProTac, un collegamento soft robotics con capacità di rilevamento tattile e di prossimità che consente agli esseri umani di instaurare una stretta collaborazione uomo-robot.

Per migliorare le interazioni uomo-robot è fondamentale garantire ai robot la capacità di percepire il proprio ambiente in più modi, per esempio tramite il tatto, il suono e la vista.

La sensazione tattile è particolarmente importante per i robot che potrebbero entrare in contatto fisico con gli esseri umani durante il funzionamento.

Il Japan Advanced Institute of Science and Technology (JAIST) ha recentemente sviluppato ProTac, un innovativo collegamento robotico morbido con capacità di rilevamento tattile e di prossimità.

Come spiegato nell’articolo presentato alla IEEE-RAS International Conference on Soft Robotics (ROBOSOFT), i ricercatori non solo hanno progettato ProTac, ma hanno anche aperto la strada a un nuovo framework di simulazione e apprendimento per preparare efficacemente il collegamento robotico per l’uso. 

ProTac è pensato come un segmento morbido e cilindrico per un braccio robotico. L’innovazione sta nel fatto che i ricercatori hanno incorporato le capacità di rilevamento tattile e di prossimità in un modo molto comodo ed efficiente in termini di spazio.

ProTac ha una “pelle magica morbida” esterna che può essere leggermente deformata al tatto senza danni. L’interno della pelle è modellato con matrici di marcatori riflettenti e su entrambe le estremità del collegamento robotico che guarda verso questi marcatori, vi sono installate delle telecamere fish-eye.

Per addestrare più facilmente ProTac a effettuare misurazioni di prossimità e tattili, il team ha sviluppato SimTacLS, un framework di simulazione e apprendimento open source basato sui motori fisici SOFA e Gazebo. Il framework viene addestrato con dati simulati e sperimentali considerando la fisica del contatto morbido e il rendering realistico delle immagini dei sensori.

Il futuro parte da qui

Il lavoro del JAIST contribuirà a realizzare un mondo in cui gli esseri umani possano coesistere armoniosamente e lavorare a fianco dei robot: «Ci aspettiamo che il dispositivo di rilevamento e la struttura portino soluzioni definitive per la progettazione di robot con morbidezza, rilevamento di tutto il corpo e multimodale e strategie di controllo della sicurezza» spiega il prof. Van Anh Ho.

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