Il rischio meccanico

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Punture, tagli, urti e schiacciamenti. La distrazione è sempre la prima causa di incidenti, specie quelli che avvengono più frequentemente e dovunque.

Nei circa 4.5 milioni di incidenti domestici l’anno ritroviamo come prima tipologia nettamente maggioritaria la caduta che abbiamo descritto nel numero 2 di febbraio 2023 di Trattamenti e Finiture. Seguono a distanza, ma con più di un caso su 5, le ferite da taglio o punta. Terza causa: gli urti o schiacciamenti con circa il 13 % di incidenza.

In Europa, secondo le stime relative agli infortuni, si verificano ogni anno 1 milione di ferite da puntura di ago. Le punture in ambito lavorativo riguardano tipicamente gli operatori sanitari, ma anche altri lavoratori, come ad esempio gli addetti alle pulizie e alla lavanderia. La puntura di ago non è quindi un infortunio così frequente nel settore metalmeccanico in generale, come anche nel settore trattamenti e finiture, salvo casi di particolari produzioni.

Una puntura tipica e trasversale rispetto a parecchi settori è quella che può essere provocata dal chiodo (o dalla graffa) che si conficca per un errore nell’utilizzo di determinati strumenti come le apposite pistole. Il chiodo che fuoriesce da un pallet di legno e che si conficca nella pianta del piede del lavoratore è un incidente abbastanza comune che si aggrava quanto più è elevato il peso che viene sollevato dal pallet, le scarpe antinfortunistiche assumono in tal caso una grande importanza come dispositivo individuale per la protezione dell’operatore.

Altra cosa è la ferita da taglio (o da perforazione) che assume una certa rilevanza in generale, esponendo tutte le persone a questo rischio. Utensili di uso quotidiano sia in abitazioni o nel giardinaggio, sia sul posto di lavoro che in ufficio hanno insito il rischio di provocare tagli spesso anche di una certa gravità: forbici, coltelli, taglia carte, cesoie, fino al cutter, cioè quel taglierino di utilizzo comune in ogni magazzino, nel reparto di ricezione di materiali, nel reparto imballaggi, nel reparto produzione e negli uffici. La distrazione è sempre la prima causa di incidente anche con gli utensili da taglio, ed in particolare per il cutter, oltre all’utilizzo distratto c’è la dimenticanza o la pigrizia di non far rientrare la lama nel manico dopo ogni singolo utilizzo, la lama che rimane esposta può tagliare il tessuto della tasca in cui viene riposto ma arrivare anche a incidere la cute della gamba.

Il settore metalmeccanico

Scendendo nel settore metalmeccanico, e nel comparto di nostro interesse, ci possono essere sia strumenti utilizzati che includono questo tipo di rischio per l’operatore (ad esempio, il trapano elettrico manuale o a colonna, il flessibile), sia tipologie di oggetti o articoli sottoposti a trattamento che hanno la concreta possibilità di danneggiare l’operatore. Pensiamo ad esempio ad articoli in lamiera stampata dai bordi taglienti o ad articoli in tubolare metallico con estremità t gliate come si suol dire “a fetta di salame”.

Maneggiare una certa produzione di seghe circolari senza adeguati dispositivi di protezione o stoccare al di sotto di una pedana di stazionamento dell’operatore degli articoli appuntiti con il rischio di infilzarsi espone a pericoli che possono portare ad incidenti di una certa gravità. Questi incidenti debbono essere prevenuti sia mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, come guanti adeguati, sia attuando misure di messa in sicurezza, nel secondo caso con aree di stoccaggio contingentate e protette. Anche strumenti tipici come i telai galvanici possono esporre il lavoratore al rischio di puntura (contatti a punta del telaio) o taglio (contatti a lama o bave di nichel elettrodepositato sulla parte scoperta del contatto). Anche per questa attrezzatura si dovrà prevedere l’uso delle dotazioni di protezione individuale, adeguate istruzioni operative e la loro messa in sicurezza per evitare agli operatori ferite accidentali. Nella scelta dei guanti adeguati si avrà riguardo alla concreta operazione che deve essere effettuata dall’operatore facendo riferimento alla norma UNI EN 388 per la protezione da rischi meccanici per arrivare, ove necessario, a guanti ad alte prestazioni con protezione di livello 5.

Gli infortuni derivanti da punture e tagli sono potenzialmente molto pericolosi, perché si può essere conseguentemente infettati da agenti patogeni presenti nel sangue (virus, batteri, micosi e altri microrganismi): sono diverse decine le malattie a trasmissione ematica che è possibile contrarre.

Ricordiamo poi che fin dalla legge 292 del 05/03/1963 è prevista l’obbligatorietà della vaccinazione antitetanica per una serie di lavoratori tra cui ci interessa la categoria degli operai metallurgici e metalmeccanici, per proteggere dagli effetti dell’infezione di quel particolare batterio anaerobico chiamato Clostridium Tetani.

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