qbrobotics: gli sviluppi della soft robotics

Luca Melideo

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soft robotics

Soft robotics e l’intelligenza meccanica sono alla base dei prodotti di qbrobotics, il cui ultimo dispositivo si basa sulla qb SoftClaw, una pinza compatta, leggera e versatile a rigidità variabile. Ne parliamo con il CEO Fabio Bonomo.

I cobot sono una branca giovane della robotica, tuttavia è quella che nel prossimo futuro consentirà la vera integrazione uomo-macchina per la condivisione sicura degli spazi di lavoro.

In quest’ambito nasce e si sviluppa qbrobotics, una PMI innovativa, fondata nel 2011 come azienda di ricerca e sviluppo attiva nel campo della robotica e specializzata nella produzione di dispositivi innovativi che implementano la tecnologia soft robotics come mani robotiche, sistemi di presa, kit robotici e attuatori VSA.

L’azienda ha sede in Toscana presso il Polo Tecnologico di Navacchio-Pisa e, grazie alla rete di distribuzione internazionale sviluppata negli anni, è in grado di operare a livello globale.

«Operiamo in tre diversi settori – specifica il Ceo Fabio Bonomo – che sono Ricerca, Industria e robotica di servizio. Portiamo avanti la nostra attività basandoci sulla considerazione che la ricerca scientifica debba essere accessibile e alla portata di tutti, per permettere la diffusione delle conoscenze che rappresentano il motore dello sviluppo e che sono alla base del miglioramento nella vita di tutti i giorni e nei processi industriali.»

Che cosa si intende per robotica collaborativa?

«Nella robotica collaborativa l’essere umano è al centro di ogni progettazione, ed è qui che qbrobotics affonda le sue radici. Il robot non deve rappresentare un pericolo per l’uomo: i dispositivi che sviluppiamo sono basati sulla soft robotics per la quale, grazie alla loro intelligenza meccanica, rispettano appieno i principi base della convivenza uomo-robot.»

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qb SoftClaw è un gripper che adatta automaticamente la forza di presa anche per oggetti delicati e di diversa tipologia. Per farlo, sfrutta l’intelligenza meccanica del suo sistema, senza sensori sulle superfici di contatto. Basata sui principi di cedevolezza variabile VSA (Variabile Stiffness Actuation) la qb SoftClaw, è un end-effector collaborativo: il risultato è un dispositivo versatile, leggero e facile da usare

Qual è la vostra vision?

«La vision di qbrobotics è di favorire l’innovazione e guidare la diffusione di tecnologie che saranno alla base della prossima generazione di robot. Il crescente coinvolgimento dei robot nella vita umana richiederà un nuovo livello di tecnologie in grado di interagire con gli umani tramite sistemi sufficientemente sicuri.»

La vostra mission?

«La mission di qbrobotics è consolidare il proprio ruolo come azienda leader nella progettazione e produzione di dispositivi robotici che implementano la tecnologia della soft robotics per il settore ricerca, robotica educativa, biomedicale, robotica di servizio e industriale, tramite la realizzazione di processi di trasferimento tecnologico che rendano queste tecnologie accessibili a tutti e semplici da usare.»

Industria, ricerca, robotica di servizio
qbrobotics segna una crescita importante in questi ultimi anni, sia in termini di prodotti che di progetti nazionali e internazionali nei tre principali ambiti in cui opera, per i quali produce dispositivi estremamente innovativi:

  • Industry, per la quale ha realizzato qb SoftHand Industry e qb SoftClaw per applicazioni in ambito industriale;
  • Research, cui sono dedicati qb SoftHand Research e qb SoftHand2 Research per applicazioni in ambito R&D azienda o per università e centri di ricerca.

Quali sono i vostri prodotti di punta?

«Partendo da importanti progetti di ricerca, qbrobotics ha sviluppato tecnologie proprietarie che hanno portato a registrare 7 brevetti internazionali che sono alla base dei sistemi di presa realizzati. La “qb SoftHand Research” è una mano robotica antropomorfa con 19 falangi in grado di replicare la prima sinergia di una mano umana, ovvero circa il 65% delle prese e, grazie alla propria intrinseca intelligenza meccanica, è in grado di adattarsi naturalmente agli oggetti che afferra senza il bisogno di ricorrere a sofisticati sensori che richiedono complicate programmazioni. Di recente è stata lanciata sul mercato la “qb SoftHand2 Research”: un’evoluzione più forte, intelligente e versatile della qb SoftHand Research. In questo nuovo dispositivo la seconda sinergia consente di manipolare oggetti senza modificare l’orientamento del polso, replicando fino all’85% della mano umana.»

«Per applicazioni in ambito industriale, invece, nasce “qb SoftHand Industry”, una mano robotica antropomorfa collaborativa dotata sempre di intrinseca intelligenza meccanica, progettata appositamente per essere conforme ai principali standard e certificazioni di robotica industriale e collaborativa (ISO/TS 15066). Progettiamo e commercializziamo, inoltre, la “qb SoftClaw”. »

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La “qb SoftHand Research” è una mano robotica antropomorfa con 19 falangi in grado di replicare la prima sinergia di una mano umana, ovvero circa il 65 per cento delle prese e, grazie alla propria intrinseca intelligenza meccanica, è in grado di adattarsi naturalmente agli oggetti che afferra senza il bisogno di ricorrere a sofisticati sensori che richiedono complicate programmazioni.

«Si tratta di un gripper che adatta automaticamente la forza di presa anche per oggetti delicati e di diversa tipologia. Per farlo, sfrutta l’intelligenza meccanica del suo sistema, senza sensori sulle superfici di contatto. Basata sui principi di cedevolezza variabile VSA (Variabile Stiffness Actuation) la qb SoftClaw, è un end-effector collaborativo: il risultato è un dispositivo versatile, leggero e facile da usare. Sembra dunque una pinza tradizionale ma è più intelligente e ha la capacità intrinseca di adattare la forza applicata a qualsiasi oggetto stia afferrando.»

Grazie al connubio tra ricerca e industria, qbrobotics si è aggiudicata il Premio Innovazione Robotica durante la scorsa edizione di MECSPE. Quali le caratteristiche del progetto?

«Abbiamo presentato un progetto di automazione di una linea waste-recycling di componenti elettronici nella sessione Solution Award 2022. Il progetto è nato nel 2020 con H2020 ReconCycle, volto a introdurre un alto livello di automazione nel riciclo dei rifiuti elettronici. Un settore economico e ambientale in forte crescita dove il lavoro manuale è ancora preponderante. La soluzione progettata dal consorzio prevede, dunque, l’utilizzo della qb SoftClaw e della qb SoftHand.»

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Fabio Bonomo, CEO di qbrobotics di Pisa «Il robot non deve rappresentare un pericolo per l’uomo: i nostri dispositivi sono basati sulla soft robotics che rispetta la convivenza uomo-robot»

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