Setec sta puntando sulla digitalizzazione della produzione e su soluzioni sempre più avanzate, come i martinetti per applicazioni che prevedono portate elevate
Il processo di riorganizzazione, che porterà l’azienda entro la primavera 2024 a essere una vera e propria impresa 4.0, un’impresa digitale, è stato uno dei progetti più importanti di Setec per il 2023.
«La digitalizzazione della produzione, secondo le logiche 4.0 ci porterà ad avere moderni strumenti informatici per gestire la realizzazione di tutti i prodotti da noi fabbricati, quali martinetti, attuatori, unità lineari, prodotti per la nautica, sistemi cartesiani e prodotti speciali», spiega Fabio Seminatore, amministratore delegato di Setec.
«Disporremo di strumenti non solo utili per gestire ogni commessa con facilità e in sicurezza, ma anche per fare attività di analisi della producibilità delle nuove richieste.
Gli strumenti implementati col progetto: MRP e MES (Manufacturing Execution System) consentiranno ai reparti operativi: Acquisti, Produzione e Qualità di pianificare, controllare, prevedere la produzione e allocare la capacità produttiva.»
Questo sarà un grosso investimento per Setec, ma dotarsi di un moderno ERP comprensivo di MRP e MES consentirà all’azienda di gestire la produzione con dati oggettivi e raggiungere elevati obiettivi di servizio in sintonia con i contesti industriali e commerciali attuali.
«Accanto a tale progetto abbiamo portato avanti progetti più piccoli, per esempio abbiamo introdotto il tool software per il cloud Licos, che è un listino configuratore Setec dei prodotti di fabbricazione», prosegue Seminatore. «Per ora è ad uso interno e permette agli operatori di ottenere i prezzi dei prodotti, suddivisi per fasce di quantità e massimi sconti ammissibili, con rapidità, e la loro sigla di ordinazione univoca per comunicarli in seguito ai clienti, eliminando i listini prezzi in versione cartacea. In questo modo è facilitato il processo di vendita, dal momento che ogni prodotto è identificato in modo univoco attraverso una sigla di ordinazione. Abbiamo attivato una campagna di comunicazione digitale riattivandola nostra pagina LinkedIn aziendale; abbiamo più di 1500 follower e tutto questo sta avendo dei ritorni».
Martinetti con portate da 500 kg a 150 tonnellate
Tra i prodotti resi disponibili da Setec rientrano i martinetti, che la società produce e distribuisce da oltre trent’anni. I martinetti meccanici realizzati dall’azienda si suddividono in Serie Europea Leggera SEL e Serie Europea Pesante SEP. Il martinetto SEP è un martinetto meccanico a vite senza fine con corpo in ghisa sferoidale di fusione fino alla grandezza 500 compresa (nelle versioni SEP 1000 e SEP 1500 è in acciaio al carbonio elettrosaldato). In generale, unendo le 2 gamme, possono essere utilizzati in applicazioni che prevedono portate tra i 500 kg e le 150 tonnellate.
«Abbiamo sviluppato molto l’applicazione della vite a ricircolo sul martinetto», racconta Seminatore. «Vendiamo viti a ricircolo anche come componenti sciolti, con una linea completa dedicata alla lavorazione dei terminali e altre personalizzazioni sulle viti stesse.
Il martinetto, tradizionalmente, ha una vite trapezia, componente che gli consente di essere usato per poche manovre al giorno. Nel tempo, la richiesta è andata sempre più in direzione della vite a ricircolo di sfere, ritenuta più vantaggiosa. Per esempio, la vite a ricircolo di sfere ha un rendimento meccanico superiore ed è migliore dal punto di vista termico, perché scalda di meno rispetto a un martinetto con vite trapezia».
Questa soluzione è ritenuta da Setec molto valida, sia sui martinetti piccoli sia su quelli di dimensioni molto grandi.
«Un altro vantaggio, che rende la vite a ricircolo di sfere superiore a una vite trapezia, è dato dalla possibilità di calcolarne la durata statistica», aggiunge Seminatore. «Il software KISSsoft ci permette di calcolare la durata statistica della coppia vite ruota; da qui siamo in grado di individuare la durata statistica del martinetto, spesso richiesta dal cliente, soprattutto in progetti complessi».
Martinetti e rinvii sono sempre molto apprezzati da clienti sempre più attenti agli aspetti innovativi. Accanto ai prodotti standard, l’azienda rende disponibili anche prodotti su richiesta. I martinetti ad alta dinamica M.A.D., per esempio, invece della coppia vite senza fine-ruota elicoidale usano due coppie coniche, ossia due ruote dentate coniche, con dentatura elicoidale. Prodotti di questo genere hanno impieghi più gravosi rispetto al martinetto tradizionale. Per esempio, possono essere adoperati in attività di sollevamento con parecchi cicli al minuto, non realizzabili con martinetti comuni.
«Questa – dice Seminatore – è una soluzione più costosa rispetto a un martinetto tradizionale, ma è utile quando la macchina deve avere prestazioni più elevate prestando attenzione anche ai consumi energetici e comunque mantendendo la forma costruttiva tipica di un martinetto meccanico».
In conclusione, il martinetto è diventato un prodotto estremamente avanzato nel campo dell’automazione, ed è molto richiesto sia in applicazioni semplici sia in applicazioni gravose e complesse. I martinetti per applicazioni pesanti sono, per esempio, molto apprezzati nel settore della siderurgia, per sistemi di sollevamento di grande portata.
Sostenibilità e controllo
Una caratteristica che contraddistingue Setec è l’attenzione alla sostenibilità. «Da circa 12 anni alimentiamo lo stabilimento produttivo principale di Borgaro Torinese tramite pannelli fotovoltaici», dichiara Fabio Seminatore. «Possiamo quindi definirci, dal punto di vista energetico, come un’azienda green. Siamo anche certificati ISO 14001, la certificazione relativa alla gestione ambientale. Ogni anno siamo sottoposti a audit e controlli e certificati da RINA. Pur non avendo processi chimici all’interno, dobbiamo gestire i rifiuti derivanti dalla produzione rispettando le normative. In questo senso siamo rispettosi dell’ambiente».
Tra i “fiori all’occhiello” di Setec rientra anche la sala metrologica. Gestita da un responsabile della qualità che è quotidianamente al servizio della produzione perché controlla che tutti i pezzi meccanici, i particolari meccanici sia provenienti da fornitori esterni, sia dalla produzione interna, siano conformi a quanto previsto sui disegni costruttivi sulle note di costruzione integrative.
«La sala metrologica – puntualizza Seminatore – è attrezzata con un banco di granito lungo sette metri e mezzo, commissionata su misura più di 10 anni fa, che serve per misurare alcuni tipi di tolleranze relative alle viti a ricircolo di sfere. Dalla bontà di queste tolleranze dipende il buon funzionamento della vite, che può essere venduta singolarmente, come componente, o integrata in un prodotto».