Anche le grandi multinazionali delle tecnologie per la manifattura attraversano una fase complicata della loro storia, per motivi legati alla complessa situazione geopolitica e al rallentamento seguito al boom degli scorsi anni: secondo Carlo Rolle, nuovo Head of Sales Italia di GF Machining Solutions, per superarla l’arma vincente è la forte collaborazione con partner e clienti.
A partire da Giugno Carlo Rolle ha assunto l’incarico di Head of Sales Italia per lo storico costruttore elvetico di macchine utensili GF Machining Solutions.
Vi è approdato in capo a una lunga esperienza nel settore, che dal 1998 lo ha portato a lavorare a vario titolo per marchi quali DMG-MORI e Overmach.
Dal 2017, sino all’ingresso nel team di Georg Fischer, era stato, infine, direttore generale di Tornos Italia.
La missione che gli si presenta davanti è senza dubbio affascinante, ma al tempo stesso complicata: complesso è d’altronde il momento storico che l’industria stessa sta vivendo.
Archiviati i periodi di boom seguiti all’avvento della pandemia da Covid-19, il mercato sta attraversando una fase di stasi e in attesa del possibile impulso dato, per esempio, dal Piano Transizione 5.0, vendor e partner devono serrare le fila per resistere alle criticità.
L’ora del riassestamento
«Attualmente» ha esordito Rolle «sia l’evoluzione dei mercati e del nostro stesso brand sia le dinamiche di prezzo rendono necessario un riassestamento che coinvolge inevitabilmente tutti. Quel che più ci sembra urgente è consolidare il clima di fiducia che da sempre contraddistingue la relazione fra GF Machining Solutions e la sua rete di vendita sul territorio della Penisola, dando a questo rapporto un rinnovato slancio. È innegabile che i cambiamenti di recente apportati alle strategie del service e ai listini abbiano reso i nostri tipici interlocutori un po’ più freddi, creando qualche comprensibile perplessità. Per un tale motivo, di concerto con il responsabile della divisione “Service + Success“, Marco Trullo, stiamo lavorando a una riorganizzazione dei servizi alla luce di una visione collaborativa e di un forte spirito di squadra. Lo abbiamo sottolineato in altre occasioni e intendiamo ribadirlo: ai network territoriali e al post-vendita vogliamo ridare slancio.»
Sono 14 i player impegnati nella vendita dei sistemi di GF Machining Solutions in tutta Italia e a supportarli provvedono sette figure di area manager. Anche a questi ultimi bisogna assicurare la massima vicinanza possibile in modo che alle esigenze dei clienti si possa rispondere rapidamente.
In campo per competere
«Là dove lo riteniamo più opportuno» ha proseguito Carlo Rolle «chiederemo alle nostre agenzie di strutturarsi e riorganizzarsi efficacemente: ora vogliamo comprendere sia i loro bisogni sia le loro intenzioni e procedere insieme nel segno della continuità del business. La copertura e soddisfazione della clientela finale è il traguardo, e non può che passare per il rafforzamento della rete di vendita».
C’è però un messaggio importante che GF Machining Solutions vuole indirizzare ai collaboratori: «Devono essere certi di poter contare sul nostro supporto a 360 gradi» ha osservato il nuovo direttore delle vendite «e chiamati a veicolarlo sono in primo luogo gli area manager. A dispetto delle difficoltà presenti siamo in gioco e in corsa, pronti a competere insieme agli agenti e ai clienti».
Chi, in questa corsa, siano i competitor da battere, è chiaro. «Siamo consci» ha riflettuto Rolle «del fatto che la nostra sia un’offerta di fascia alta e che elevate siano le aspettative nei nostri confronti. Scontiamo perciò la rivalità delle proposte low-cost, asiatiche e non solo, su alcuni segmenti. Ha sofferto fra gli altri il milling, che tuttavia e grazie all’opera del collega Trullo, è adesso in ripresa».
Il resto dovrebbero farlo altri, a cominciare da quelle istituzioni che approvando i decreti attuativi per la Transizione 5.0 potrebbero assicurare all’industria delle macchine utensili (e non solo) un’ulteriore boccata di ossigeno. E poi il panorama automobilistico, che resta trainante per il machinery, ma deve risolvere le contraddizioni legate all’e-mobility, penalizzanti per consumatori e imprese.