L’introduzione di robot all’interno dell’azienda ha portato a una maggiore flessibilità e adattabilità nelle fabbriche, permettendo una collaborazione stretta tra uomo e macchina. Tuttavia, questa vicinanza comporta anche nuovi rischi per la sicurezza che deve essere correttamente gestita al fine di limitare incidenti e infortuni.
Robot a confronto
La robotica avanzata ha profondamente modificato i processi produttivi già da diversi anni. I robot industriali tradizionali (abbreviati come “TIR” o Traditional Industrial Robots) sono stati introdotti a partire dagli anni Sessanta, consentendo l’automazione e la produzione di massa incrementando qualità ed efficienza.
Questi macchinari lavorano solitamente in maniera indipendente svolgendo compiti pre-impostati e sono solitamente isolati minimizzando le interazioni necessarie con gli umani. Esiste invece un’altra famiglia di robot, nata per rispondere alla domanda di personalizzazione di massa, supportando una produzione flessibile, adattativa e “smart”.
Si tratta dei robot collaborativi (detti anche “cobot”) che sono progettati per lavorare a fianco degli esseri umani, negli stessi ambienti per svolgere compiti comuni. L’obiettivo è quello di creare sinergia tra le abilità cognitive umane e le capacità meccaniche del robot (e.g. forza, precisione, etc.). La tipologia più diffusa sono bracci articolati a 6 assi con diverse specifiche a seconda degli utilizzi.
I “cobot” permettono di ridurre gli sforzi fisici, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su attività cognitive e a più alto valore aggiunto. Questa tipologia di robot ha iniziato ad essere introdotta oltre 10 anni fa, migliorando l’efficienza, la produttività e il benessere dei lavoratori. Oggi è una soluzione impiegata in diversi settori.
Obiettivi dello studio
I ricercatori coreani si prefiggono di approfondire la questione utilizzando dati dal campo per verificare gli impatti di diversi fattori sulla sicurezza nel lavoro. Inoltre, è anche d’interesse la correlazione tra competenze dei lavoratori e occorrenza degli incidenti.
Questo studio ha il vantaggio di poter sfruttare i dati del settore manifatturiero della Corea del Sud, il paese è infatti caratterizzato dalla maggior densità di robot in ambiente lavorativo.
Lo studio analizza una grande varietà di industrie: sono infatti presenti sia grandi multinazionali che diverse imprese medio-piccole. La densità di robot nel manifatturiero coreano è impressionante, infatti nel 2022 sono stati registrati 1012 robot per 10000 impiegati, mentre la media globale è di 151 robot.