Manifattura 4.0, ecco dove arranchiamo ancora

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Uno studio a cura di I-Com fotografa la situazione della manifattura in Italia a confronto con quella di altri paesi europei. Anche siamo solo 18esimi nella preparazione digitale, non mancano le note positive, come la diffusione dei robot.

Si parla tanto di 4.0, ma si può fare un confronto, a questo proposito, fra la situazione italiana e quella degli altri paesi europei? Ebbene sì, ora dei dati piĂą precisi ci sono, perchĂ© lo scorso 6 settembre, a Bruxelles, è stato presentato presso l’Europarlamento lo studio “Thinking the future of European industry. Digitalization, Industry 4.0 and the role of EU and national policies”, a cura di I-Com – Istituto per la CompetitivitĂ .

La ricerca, purtroppo, non ci fa molto onore, se è vero, come è vero, che il Belpaese è relegato alla 18esima posizione in fatto di livello di preparazione verso un sistema industriale veramente e capillarmente digitalizzato. E anche se le basi sono state poste, come dimostra il Piano Industria 4.0 varato dal governo, qui da noi manca ancora quell’accelerazione decisiva, verso la banda larga e il 5G ad esempio, che ci permetterebbe di scalare la classifica.

Classifica che pone al primo posto la Finlandia, seguita da Olanda, Germania, Danimarca e Austria. E che si fonda su 13 parametri, alcuni dei quali riferiti nello specifico al settore manifatturiero: diffusione di software ERP (Enterprise Resource Planning), utilizzo di tecnologie e chip RFID, servizi cloud, software CRM (Customer Relationship Management), integrazione dei processi di business tra produttore, fornitore e  cliente, analisi dei big data, copertura in banda ultralarga, copertura della telefonia 4G, percentuale di specialisti ICT sul totale degli occupati, percentuale di addetti all’analisi dei dati, imprese che fanno formazione per l’ICT, percentuale di laureati Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), imprese con una strategia di sicurezza ICT.

L’Italia è appena sotto la media europea: se può rappresentare una consolazione, peggio di noi è messa la Francia, con la quale ci accomuna il problema delle connessioni veloci. Notizie piĂą confortanti vengono dalla diffusione delle applicazioni tecnologiche, della cybersecurity e dei robot: da qui a due anni è stimato un incremento del 35% nell’impiego dei robot per il manufacturing. E’ anche grazie a questo se continuiamo a occupare una posizione di vertice, dietro la Germania, nella produzione industriale nel continente, nonostante i quasi 7 punti persi dal 2011 al 2016.

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