Cybersicurezza: la grande sfida della Fabbrica digitale

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Nella Fabbrica digitale, le grandi moli di dati costituiscono un tesoro aziendale tra i più preziosi, in quanto contengono una registrazione completa delle transazioni degli utenti, delle attività dei clienti, delle letture dei sensori, del comportamento delle macchine. In particolare, il tema dei file macchina rappresenta uno degli aspetti più complessi e più in rapida crescita di interesse all’interno del grande sistema Big Data, che insiste sulla Fabbrica digitale manifatturiera. Più i sistemi di produzione si evolvono – Internet delle cose (IoT) – e sfornano dati e informazioni “intelligenti”, maggiore è la necessità di protezione dalle vulnerabilità che possono sorgere a causa delle connettività, dell’uso di reti wireless e sensori e dell’uso di una diffusa tecnologia dell’informazione.

Le minacce alla sicurezza informatica e attività fraudolente sono reali. Ogni dispositivo che dispone di un indirizzo IP è una potenziale fonte di rischio all’interno della rete e per gli utenti del web, anche se i dispositivi intelligenti sfruttano sicuri meccanismi di aggiornamento, protezioni con password, autenticazione tra i device, protocolli di trasmissione affidabili. Si ha la sensazione che la sicurezza non sia ancora classificata come un problema importante nel contesto IoT e, per vari motivi, di questo tema se ne accenna nei vari convegni, ma con basso profilo.

I produttori sono riluttanti ad adottare tecnologie di sicurezza comuni, come l’autenticazione e la crittografia dei dispositivi, perchè temono potenziali impatti negativi delle prestazioni nei loro sistemi. Quindi alla domanda “state prendendo in considerazione il problema della sicurezza dei dati?’” la risposta è sempre laconica, “sì, certo!”. Eppure le conseguenze di attrezzature industriali compromesse sono molto più ampie rispetto a quelle di un qualsiasi PC violato. Una singola violazione distrugge la percezione di fiducia e il rapporto con i consumatori e i produttori potrebbero perdere file vitali sui processi chiave, informazioni particolarmente riservate. Troppo spesso gli sviluppatori rilasciano applicativi quando non sono ancora pronti per il mercato, perché la data di uscita è stata programmata irrevocabilmente e la clientela è in attesa. La versione definitiva viene in realtà installata mentre il prodotto è già in uso sui dispositivi dei consumatori. Troppo spesso i produttori si occupano delle funzionalità e della facilità di utilizzo dei dispositivi, mentre la consapevolezza della loro sicurezza è meno evidente. Eppure il Sistema qualità prevede concetti di sicurezza totale integrata, a partire dal progetto. Produzione e sicurezza informatica devono essere considerati come un obiettivo unico della strategia aziendale della Fabbrica digitale. Informazioni sulla sicurezza informatica dovrebbero essere incluse nella formazione di base per i nuovi assunti e periodicamente fatte oggetto di formazione per ribadirne il ruolo fondamentale che ricopre. Cominciamo a prenderla in seria considerazione in parallelo alle spinte commerciali che “glissano” o minimizzano questo tema.

di Michele Rossi

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