Automotive: le sfide dei materiali

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A quali requisiti deve rispondere l’auto del terzo millennio? Le risposte sono molte, certamente in funzione dell’utilizzo che ne viene fatto e delle abitudini (o scala dei valori) personale, ma una cosa è certa: il cuore sta nel materiale. E nell’ingegneria.

Spirito di adattamento

Sostenibilità e sicurezza. Ma anche perfomance. Situazioni apparentemente inconciliabili, ma a cui l’automotive sta rispondendo coi fatti.

Uno degli imperativi cui tutte le legislazioni locali pongono particolare attenzione è la sostenibilità ambientale, in modo da assicurare un futuro al pianeta Terra. Di pari importanza è la sicurezza, caratteristica indispensabile visto il valore incommensurabile della vita umana, e anche la potenza, o le performance, richieste ad un’autovettura, che oltre a soddisfare le aspettative dell’utilizzatore, più per una questione di mercato che di reale necessità, spesso lo spingono a “chiedere di più” al proprio motore. L’industria automobilistica deve quindi muoversi su più fronti in modo da rispondere sia alle esigenze poste dal legislatore, sottoforma di normative, che del consumatore, il tutto considerando la strategicità a livello mondiale del settore.

Alle esigenze si risponde coi fatti: la scienza dei materiali ha costantemente allo studio nuovi materiali, l’ingegneria pensa a soluzioni innovative che, per esempio, hanno portato allo sviluppo nelle vetture ibride e delle elettriche, con batterie sempre più efficienti, mentre la tecnologia meccanica ha il compito di studiare tecniche produttive adeguate. La questione si presenta dunque complessa e i tre temi, sostenibilità, sicurezza e performance, acquistano un significato più ampio, perché vanno a coinvolgere anche tutta la filiera produttiva dell’autovettura. Quindi: i processi produttivi devono essere sostenibili, sicuri e performanti.

Nel quadro generale, non va dimenticata la concorrenza: i modelli cambiano, o si evolvono, in maniera estremamente rapida e questo richiede una capacità di adattamento notevole da parte dei fornitori che devono essere in grado di anticipare le richieste tecnologiche del mercato, in modo da mantenere il proprio vantaggio economico. Insomma flessibilità, soprattutto a livello mentale, con la capacità di prevenire e accogliere il nuovo, investendo in strumenti e formazione.

 

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