Piegatura: importanza dei riferimenti

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piegatura della lamiera, riferimenti

Riferimenti, forse obsoleti ma sicuramente utili ed efficaci

Quando servono questi riferimenti? Ogniqualvolta si hanno da lavorare dei pezzi con sagome irregolari, coniche o con linee di piega non parallele ai bordi, è molto probabile che tornino utili. Il loro utilizzo, se per i produttori di presse di nuova concezione può apparire obsoleto, grazie alla presenza di registri con assi X indipendenti e Z motorizzati, per moltissimi utilizzatori, invece, rappresentano una soluzione molto efficace per riuscire a piegare in modo sufficientemente preciso.

Tipologie di riferimenti

  • Marcature. Soluzione tipicamente adottata quando si ha la possibilità di lavorare con macchine da taglio laser. Consistono in brevi tratti scuri in corrispondenza degli estremi delle linee di piega ai bordi del pezzo. Per realizzarle basta diminuire la potenza del laser ed effettuare la caratteristica “bruciatura” della superficie del materiale, la cosiddetta marcatura.
  • Nicchie. Altra soluzione che può essere utilizzata e che consiste nella creazione di piccole “conche” sul bordo orientate verso l’interno del pezzo. E’ sempre consigliabile dare alle nicchie una forma a “semicerchio”, mai a punta di freccia, in modo che le tensioni della zona in piegatura vengano distribuite in modo più omogeneo.
  • Tacche. Rappresentano una sorta di “negativo” delle nicchie, ossia il riferimento sul bordo viene ora fatto verso l’esterno e non verso l’interno.

Per scoprire vantaggi e svantaggi di ogni tipologia leggi l’articolo presente su Lamiera di Dicembre 2018

 

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