“Puntiamo sull’integrazione fra giovani e addetti esperti”

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Con sede a Calenzano in provincia di Firenze, Tecnostampi conta 13 fra collaboratori e dipendenti diretti ed è dedita in particolare alla progettazione e alla costruzione di stampi a iniezione plastica e zama. Da qualche tempo ha fatto dell’Istituto tecnico industriale di Firenze Leonardo Da Vinci il suo vivaio di giovani tecnici, con due assunzioni a tempo determinato che hanno ampie possibilità di diventare definitive. Presso Tecnostampi stessa o magari presso un’azienda partner. «La selezione ha interessato una decina di studenti», ha detto il responsabile tecnico e di produzione ingegner Simone Perri, «e la scelta fatta ci ha soddisfatti. Non si può dire che gli allievi siano in possesso di una preparazione specifica approfondita ma l’attenzione al lavoro e la familiarità con alcune macchine non mancano. Non bisogna d’altra parte dimenticare che frese e torni, come le attività di progettazione e di costruzione, richiedono molta esperienza».
Con il Leonardo collabora anche il distributore software e partner storico di Tecnostampi, Syscam, agente locale di Vero Solutions, e questo fa pensare a Perri che «nel prossimo futuro gli skill di ambito CAD-CAM si faranno ancora più raffinati, in linea con le esigenze del settore». Il giudizio sulle iniziative di alternanza fra scuola e professione è buono. Adesso, l’obiettivo è dare a simili programmi la continuità che meritano. «Fondamentale», ha ricordato Perri, «è che i ragazzi vivano la vera vita di officina, con le sue scadenze e la sua dose di stress». Per questo è strategico incentivare la buona relazione fra gli studenti e gli addetti più esperti, gli anziani della situazione. «L’affiancamento», ha detto Perri, «è stato gestito molto bene grazie anche alla disponibilità e all’abitudine dei dipendenti a lavorare con i più giovani. L’integrazione fra le due categorie di lavoratori è buona, nonostante che per i docenti sia oggettivamente arduo preparare gli allievi alle problematiche sempre diverse degli stampisti». L’ideale sarebbe allora godere della possibilità di «arricchire la loro esperienza sul campo»; mentre Tecnostampi sul campo ci va già in prima persona, con lezioni e seminari frontali negli istituti tecnici e di design industriale. «È un impegno che vorremmo rafforzare», ha detto Perri, «perché i benefici del training in classe si fanno sentire poi quando inizia l’apprendistato. L’approccio scolastico ai progetti è infatti molto diverso da quello dell’industria, specie per quel che riguarda le macchine, ed è bene conoscere le differenze. Dispiace constatare che pur essendo circondati nella nostra vita per almeno il 90% da oggetti stampati questa realtà, nell’istruzione meccanica dei nostri istituti, non è affatto approfondita ma talvolta nemmeno sfiorata. La maggior parte degli studenti non si è mai minimamente posta il dubbio di come possa nascere uno qualsiasi degli oggetti che ha in mano».
Sicura è, per quest’anno, l’implementazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, ma in linea generale l’aspettativa primaria di Tecnostampi è un’altra. «Spero che si creino le condizioni», ha sottolineato, «per un confronto più mirato con gli insegnanti, per capire di cosa abbiano bisogno e quali siano invece le necessità di una attrezzeria; per condividere le scelte e non da ultimo per approfondire quanto previsto dalle nuove iniziative governative».

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