Repower, scenario post Covid: la ricerca sulle PMI italiane di 8 settori

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L’emergenza Covid ha duramente colpito due fiori all’occhiello della nostra economia: uno è il settore Manifatturiero soprattutto per i cluster di plastica, gomma e chimica, l’altro è il comparto Meccanico e Metallurgico.

A confermarlo è “PMI. La ripresa post-Covid in 8 focus”, l’analisi de Il Sole 24 Ore e Infodata (il progetto di data journalism de Il Sole 24 Ore) per Repower sviluppata per indagare 8 settori chiave del tessuto imprenditoriale italiano attraverso altrettanti focus dettagliati con analisi, dati e un decalogo di consigli concreti per le aziende, su cui far leva per rafforzare il proprio business.

Il report dedicato al settore Manifatturiero sottolinea come l’emergenza Covid abbia provocato un crollo importante della domanda internazionale: l’export del settore chimico ha visto un calo del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre quella di gomma e plastica del 27%. La produzione industriale della plastica risulta più che dimezzata rispetto a gennaio 2020.

Repower: “PMI. La ripresa post-Covid in 8 focus”, l’analisi de Il Sole 24 Ore e Infodata

Secondo un’analisi di Modefinance per conto de Il Sole 24 Ore su un campione di medie imprese italiane in cui si ipotizza uno scenario prudenziale di perdita di ricavi a fine anno pari al 9,1%, nella chimica la probabilità di default media dovrebbe passare con la fine  del 2020 da circa il 2,6% al 6,7%, mentre nel settore della gomma e della plastica dal 2,8% al 7,2%.

 I driver per ripartire? Il report ne evidenzia diversi, di cui prioritaria sarà la sicurezza dei lavoratori, anche grazie a investimenti nella digitalizzazione dei macchinari. Fondamentale sarà il tema della sostenibilità nel senso di una maggiore attenzione all’impatto ambientale delle produzioni e quindi al mondo delle certificazioni. Rilevanza sempre più centrale avranno anche gli investimenti in tecnologie digitali, e ancor più quelli in Ricerca&Sviluppo e formazione di nuove figure professionali, come i safety manager o sustainability manager.

Il settore Meccanico e Metallurgico, cuore della produzione industriale italiana, è stato a sua volta colpito in modo significativo, non solo per la riduzione degli ordini provenienti dal mercato domestico, ma anche per l’impatto dato dal blocco del commercio internazionale, in particolare verso Germania e Stati Uniti. La crisi Covid, tra gennaio e aprile 2020, ha portato l’export mondiale del settore a subire un calo del 17%, con un mese di aprile nero che ha visto un crollo del 46,3% e un preoccupante -55,2% degli Stati Uniti. Più contenuto ma comunque significativo, il calo delle importazioni dalla Cina, – 12,9% ad aprile. In questo contesto, la fiducia delle imprese è crollata a maggio a 65,4 punti (contro il 96,5 dello stesso mese del 2019). Le aziende del campione sono pessimiste sia sul fronte degli ordinativi interni che di quelli esteri, ma soprattutto sulla disponibilità della liquidità necessaria per far fronte alle esigenze operative.

In questa situazione di grave crisi sono diverse le soluzioni su cui puntare per agganciare la ripresa del settore nei prossimi mesi. Il report ne evidenzia dieci, di cui i più importanti sono il rilancio del digitale e la sostenibilità. Il primo è realizzabile attraverso il rafforzamento dell’Industry 4.0 per migliorare sia gli aspetti commerciali e la proposizione al mercato sia la corretta gestione degli input/output in fabbrica. Il secondo fattore, la sostenibilità, è strategico sia per dare garanzie ai fornitori sia per ottimizzare le spese correnti, favorendo il risparmio energetico attraverso l’installazione di strumenti di monitoraggio dei consumi.

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