Industrio Ventures curerà la Start Up Factory

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Gabriele Paglialonga descrive nello specifico la “mission”, i principali valori e gli obiettivi di Industrio Ventures.

Esperto di “open innovation“, un MBA a Boston ed esperienze professionali in USA e Germania, Gabriele Paglialonga (è il direttore generale di Industrio Ventures, “acceleratore e investitore” specializzato in startup manifatturiere.

Il quartier generale di Industrio Ventures è a Rovereto (TN), negli spazi del Polo Meccatronica, ma l’acceleratore e investitore è presente in tutto il Nordest con i suoi Industrio Point e i suoi Industrio Desk: a Bolzano, Belluno, Reggio Emilia e Vicenza, tra le indiscusse capitali del manifatturiero italiano.

Da qualche mese è presente anche a Boston, polo dell’innovazione statunitense.

Oltre a investire con successo in nuove realtà imprenditoriali, Industrio Ventures promuove la cultura dell’innovazione manifatturiera e della startup hi-tech.

Ecco perché a Bologna il team di Industrio Ventures, nei tre giorni di fiera, curerà la Start Up Factory, promossa anche da Gellify, Mecspe, Senaf, ProM Facility di Trentino Sviluppo ed e-FEM.

Prima di tutto, cosa fa Industrio Ventures?

Siamo una società che investe in startup tecnologiche nel settore Industria 4.0, con un modello di accelerazione delle startup che prevede la collaborazione con PMI e “corporate” innovative.

In questo modo siamo in grado di portare valore alle startup, ma anche alle aziende costituite, che possono scoprire nuove tecnologie, implementarle e diventare più competitive. 

Perché Industrio Ventures ha scelto di curare e promuovere Start Up Factory? E perché essere a MECSPE?

MECSPE è ormai un punto di riferimento a livello europeo nei settori della meccanica, dell’automazione e aree connesse.

Per noi è un grande onore aver curato Start Up Factory, che rappresenta lo spazio espositivo delle startup tecnologiche per eccellenza.

In cosa consisterà quest’anno Start Up Factory?

In primis nell’esposizione di 15 startup, accuratamente selezionate, che presenteranno le loro tecnologie al mercato.

Poi un grande palinsesto di contenuti, suddivisi tra eventi di pitch delle startup, Future e Vision Speech di esperti d’eccezione e talk con grandi speaker sui temi più urgenti dell’Industria 4.0.

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Infine, una serie di workshop che presenteranno casi applicativi dell’utilizzo di tecnologie di simulazione.

Insomma, un mix tra tecnologia, business e ricerca che dovrebbe incontrare il gusto di moltissimi partecipanti. 

Quali saranno i temi?

Affronteremo il macro-tema della trasformazione digitale in vari modi. Parlando di robotica, di automazione, di AI, di visione artificiale, e ancora di cybersecurity per l’industria, di simulazione, di progettazione.

Abbiamo deciso di concentrarci sui trend del momento, quelli che maggiormente stanno interessando le aziende industriali europee, naturalmente in linea con i temi cardine di MECSPE. 

Perché un imprenditore manifatturiero dovrebbe partecipare a Start Up Factory?

Perché sarà prima di tutto una grande occasione di incontro e ispirazione, dove conoscere nuove tecnologie, ma anche persone e startup in grado di applicarle in modo concreto.

Inoltre sarà un momento di networking importante con i principali player italiani dei settori della fiera, sia a livello accademico e istituzionale, sia a livello imprenditoriale. 

Industrio Ventures è presente, con i suoi Industrio Desk e Industrio Point, in tutta Italia. Ma da qualche tempo sta anche a Boston. Perché?

Perché Boston è l’hub di riferimento internazionale dell’innovazione nei settori di nostro interesse; per capire dove vanno certi trend, chi sono gli attori chiave degli stessi, ma anche per promuovere le aziende italiane e le startup che sono all’interno di quei settori. 

Industrio Ventures porta avanti un dialogo sempre più intenso con il tessuto produttivo della Silicon Saxony. Per quale ragione?

La Sassonia è la regione UE più forte per i settori della robotica e dei semiconduttori, e più in generale per l’industria della microelettronica.

Oggi, in un mercato globale segnato da grandi tensioni relative ai micro-chip, non possiamo non costruire un dialogo con questo hub europeo di primissimo livello, nel quale peraltro nascono ogni anno molte startup hi-tech che sono particolarmente vicine ai nostri interessi di investimento. 

Industrio Ventures accelera e investe in startup manifatturiere. Quali sono al momento i suoi focus?

In generale ci interessa l’Industria 4.0, sotto il cui cappello stanno diverse tecnologie e settori per noi di interesse: la robotica, l’AI applicata alla manifattura, la cybersecurity, la visione artificiale, le tecnologie hardware e in generale tutto ciò che può portare innovazione nel mondo industriale e della manifattura. 

Cosa riserva il futuro a Industrio Ventures?

Sicuramente il continuare a creare ponti con hub di rilievo mondiale quali Dresda e Boston, ma anche il rafforzamento nei distretti industriali italiani dove siamo già presenti, e lo saremo con sempre maggiore forza. 

Penso in particolare alla Dolomiti Innovation Valley, un grande laboratorio a cielo aperto, che congiunge quattro regioni, nel quale mettere insieme PMI, tecnologie innovative, startup…in uno scenario unico come quello delle Dolomiti.

Penso anche alle nostre attività a Reggio Emilia e a Vicenza, territori molto dinamici dove possiamo contare su partner di alto livello.

 

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